Sveglio di vita, oggi il sole mi schianta.
Sto procrastinando, lo sento, sto tergiversando, sto selezionando occhi.
Sto scoraggiando voyeurs , sto nobilitandomi, sto , in fin dei conti, censurandomi.
Alla fine chi l’ha dura la vince, forse sto eccitandovi, sto ritardando perchè l’orgasmo sia massimo, ebbene è tempo di parlare di cazzi miei.
Marcio, il suo eterno parlare, le sue mani , io le odio.
la sua villa a tre metri dal mare. Condonami il condom. in fila sul ripiano. preservativo, lubrificante e sigarette.
le sigarette sono per me, lui non fuma.
I teli da spiaggia sulle lenzuola, più giustificabili da lavare, anche se non deve giustificarsi affatto con la colf, “ma sai è una di famiglia”. Infatti lavora al nero.
Sei un bastardo medio-cetaceo ed i soldi che mi dai per essere la Valvola di sfogo del tuo perbenismo borghese del cazzo , è nulla. Io ho pagato con la Vita la mia libertà sessuale.
Quando esci i soldi dal portafogli, io immagino la foto di tua moglie, che non ho mai visto , messa dietro a quella dei tuoi figli, che ho visto.
spero non ti somiglino. Anche “dentro”, intendo.
“Marcio” , io odio le tue mani, le odierei anche se fossi meno quello che sei.
Ma tu mi aiuti.
Commenti
Mii’, mi si gela il sangue. Chiaro.