…questo è il paradiso?
e allora l’inferno com’è?
TERMINI-TERMINI 199?
bambini , andiamo a vedere la F.i.a.t, in treno…
occhi sgranati , molti di noi non l’hanno neanche visto un treno ancora.
i nostri carcerieri . occhi di fata buona prima della metamorfosi.
le lingue però sono già veleno.
la F.i.a.t di Termini Imerese, tra fabbriche abbandonate come ragni di cemento giganteschi come i mostri dei cartoni animati giapponesi che potevamo vedere solo il sabato.
i nostri carcerieri, lingua di veleno. i padri di famiglia. il lavoro che nobilita e fa liberi.
noi che dobbiamo prendere esempio. diventare come. bravi bambini.
guardate queste macchine che fanno macchine, che però si chiamano automobili.
ma io guardo le facce degli operai che ci guardano e provano pena.
mi parunu piatusi, dice uno.
è sempre la stessa storia, ovunque andiamo, siamo un esercito di bambini vecchissimi, occhi di morte, ginocchia di polvere sbucce. arruffati come cespugni cresciuti come viene viene, se non ce la fa pazienza.
ed uno dei carcerieri. vedete bambini, questi signori lavorano bene, mantengono la famiglia, è un bel lavoro , vi piacerebbe diventare come loro? E’ bella grande la fabbrica, vedete quante macchine che si chiamano automobili in verità …
uno degli operai : sì, chissu è u paradisu…
e tutti gli altri che lo circondano scoppiano a ridere. Una risata sbilenca.
ed io ingenuamente ( giuro! ) : è così il paradiso , e invece l’inferno com’è?
e la risata degli operai diventa più forte, uno mi fa una carezza.
i carcerieri imbarazzati mi guardano storto. Gli altri bambini : Malacà ‘ sempre tu…
don Vito s’incazza quando sente che mi chiamano così, siamo tutti figli di Dio, tutti carne buona , tempio dello spirito.
cose così. bugie. lingue di veleno che non dicono l’essenziale.
stazione di Termini Imerese. secondo binario.
è in arrivo sul binario due regionale per Palermo.
ci raggruppano.
è pronto sul binario tre diretto per Roma-Termini.
nel sangue ho qualcosa di meraviglioso che scatta, le gambe tremano. il cuore più scaltro dice.
bum bum bum bum pata bum.
salgo sul treno. quello giusto. Per Me.
il treno parte. sono un bambino ma non così coglione da non capire che alla prima fermata già mi verranno a cercare.
mi accuccio sotto i sedili dentro uno scompartimento a sei. respiro polvere e scarpe per un tempo interminabile.
quando il treno comincia ad impazzire, va avanti e indietro , e non sento più voci, io sguscio fuori.
sono in una enorme scatola di latta e ci ho paura. penso che il treno s’è rotto e l’hanno portato in una fabbrica come la fiat ad aggiustare.
scendo e trovo delle scalette, cunicoli da scalare.
sbocco alla luce che muore del giorno e vedo esplodere il mare. Sono sul traghetto. il cuore dice.
bumbum tum patabumbum tum patatum patatum tatum tatum …all’infinito.
scoppio di luce che muore. laggiù è una fila di case oltre il mare.
è quello il Continente? chiedo ad una signora sorridente.
e lei dice sì.
solo una volta mi becca il controllore , dico che il biglietto ce l’ha mio padre , che è in bagno .
dico “mio papà ” con voce ferma.
quando si allontana mi nascondo in bagno per un po’. poi di nuovo sotto i sedili. a cuccia ma all’erta.
Roma-Termini, mi pare una città a due piani.
vago per la città . ho occhi che bevono il mondo.
chiedo: dov’è il colosseo, che ci ammazzavano i cristiani? lo dice sempre don Vito. io ci ho la curiosità .
è notte ormai un’altra volta , dopo quella passata nella polvere, quando lo vedo.
attorno agli archi figure di fantasmi.
io mi siedo su dei gradini . distrutto.
è adesso? ho fame sonno sono zozzo come un cane randagio. e la mia testa pazza non mi aiuta. che cazzo fai ora a Malaca’? mi dico ( in verità fra me e me uso un nome che nessun’altro usa più per chiamarmi, uso il nomignolo con cui mi chiamava mio padre).
vado a pisciare in un angolo.
mi si avvicina un vecchio .
che cazzo vuole?
mi guarda pisciare . io mi scosto un po’. quello esce dalla tasca un pezzo di carta.
il por\no inizia/ adesso
non dice niente. io lo guardo . si avvicina ancora.
io avrei dovuto afferrare i soldi e dargli una testata. come ad un pallone. ne sarei stato capace.
e invece. lascio che mi tocchi. a me fa così schifo che neanche mi viene duro.
me lo fai toccare? chiede quando già ce l’ha in mano da due minuti e se ne viene, lo capisco solo ora , nei pantaloni.
intasco la mai prima marchetta. tredici anni.
un giorno infinito di trentasei ore . torno alla stazione. so cosa devo fare. inutile scappare alla tua gabbia. la gabbia ti verrà dietro. mangio qualcosa. sto cadendo a pezzi.
trovo un binario dove c’è scritto Palermo.
salgo e stavolta mi beccano subito. so cosa mi aspetta al ritorno. mi portano dagli sbirri. per me sono tutti sbirri allora, dai carabbinieri ai vigili alla sicilpol ai carcerieri agli spiono che raccontano se fumo ai carcerieri. sbirri-bambini, questi. ma tutti sbirri.
già mi cercavano da ovunque. Quando torno in carcere don Vito non dice una parola. io capisco che la punizione sarà grossa.
in più lo scherno degli altri perchè mi sono fatto prendere.
un altro carceriere dice : ci hai tradito.
traditore è per me una parola di morte. lui sa come ferire. io non sono traditore.
volevo solo vedere il Continente. io non sono traditore.
dico incazzato.
Commenti
respect…
Minchia malacarne, mi piace sto’ blog, ma ne apri uno a settimana? Tra un pò temo proprio che t linkerò, nn me ne avere. Siamo pure conterranei (ebbene sì, sono d Atlantide anch’io eheheh…)… per quanto riguarda i “litigi” eheh, lo so, è più forte d me, nn sono il tipo che sta zitto (nn sempre, almeno) e ignora certe cazzate… ma almeno sono felice d nn scendere a compromessi, mettiamola così…
con me non hai mai litigato, (meglio per te;)abbiamo una decina di lunghissimi commenti su etica-estetica, in compenso, da qualche parte nel web, mi sono serviti…
tu non sai quanto, ma quanto vorrei conoscerti, per darti un bacio, sulla guancia… un bacio ed un sorriso… magari un giorno t’incontrerò in giro per palermo… riconoscerai il mio sorriso per te…
chissà se mi riconoscerai, infondo mica siamo in tanti…
fratè, se ti capita di passare da palermo, ti spiacerebbe postare nel mio blog una decina di cannoli? ed anche una cassata… e la pasta con le sarde…
io sono già a Palermo, vediamo…un po’
grazie per i commenti.forse citare le avanguardie è un pò esagerato.anche se in effetti mi si potrebbe dare del dada.sei l’unico che si è avvicinato a capire il mio blog.
looney erano un po’ ironici i commenti, ma davvero non scherzo quando dico che esteticamente mi piace perchè minimale , e poi non so se hai presente tutti quelli che scrivono: mi sono svegliato, ho cagato, sono uscito, tornato, dormito. Meglio il prova-prova. Meno monotono.
sei tu che dovrai riconoscere il mio sorriso per te… :*
ma tipo scambiarvi il numero vedervi e scopare no?
Ameleht…il colmo sarebbe proprio usare il blog per “adescare”, in realtà lo avevo aperto per “ridurre” il numero d’incontri sessuali, non per ampliarli…e invece c’è pure chi mi invia messaggi “privati” ..vabbè, lasciamo stare che poi mi arrestano…
non sono un genio.ma avevo colto l’ironia.vedo che hai raggiunto il punto.la mia è una protesta contro quelli che non hanno nulla da dire ma tengono un blog.ora è così “trreeendy”.looney è nato per non dire un cavolo di niente.e lo ammette.
Looney , “protesta” mi sembra una parola enorme per una cosa così come il blog, che ti frega, è vero che nella massa si finisce coll’annacquare quello che varrebbe la pena leggere, che è una perdita di tempo, però spesso c’è gente che “deve farla” la sua cagata pubblica (io incluso) , è un ‘ esigenza. Quando vado in certi blog penso: almeno più pazzi ci sono on-line, meno ce n’è per le strade, il che vale anche per i fessi, i cojoni e i trita-cojoni. C’è tanta fuffa, ma tutti devono potersi esprimere, “prendere la parola”. Anche tu che critichi, giustamente, la fuffa, lo fai portando alle estreme conseguenze il vuoto ed il non-sense , [come nel teatro dell’assurdo (per questo ho parlato di avanguardie, loro hanno “protestato” contro tutto il linguaggio, tu ti stai limitando ad un fenemeno marginale come i blog )]. Insomma la critica e la protesta per essere efficaci devono avere anche una pars construens (come dicevano i preti) altrimenti è sterile. (ma hai il diritto di esprimere sterilmente questa giusta protesta).
occhei.ho capito.mi sa che quando scherzo mi conviene specificarlo.magari metto le cazzate tra due asterischi.
La parola festeggiare era tra virgolette… io scrivo per me stesso, non per gli altri! Se poi mi leggono ed apprezzano mi fa piacere. Ma non mi cambia la vita, te l’assicuro! Comunque grazie per essere passato al mio blog. La prossima volta mi farebbe piacere sapere cos ne pensi di quello che scrivo…
…beh’ virgolette, asterischi, non sarebbe male, ora, non ci ho niente da insegnarvi a voi, però non c’ho la sfera di cristallo , non posso sapere il tono usato se non si utilizzano accorgimenti come questi, virgolette, punteggiatura varia, (c’è chi sua sempre la faccine, che a me non piacciono moltissimo;) , boh? magari sono stupido io…ma se uno mi scrive: “sono un gran figo”. Io capisco:” lui si sente un gran figo”. Senza un contesto ed una punteggiatura adeguata non posso capire nient’altro…
17 commenti portano male fratè, ti posto io il 18esimo…
grazie, fraté 😉
e perchè nn fare cifra tonda? 20! (Malacarnuzza beddro, t linkai, ah)
grazie assai , baciamo le mani…
mi dispiace…
frocio?
Pure io sono di Palermo, e sono arrivata qui per caso… Una domanda: l’ultima storia è vera?
Valentina
http://www.superenalottonline.com/porno/gruppi.php
Ho letto questo primo post.
Leggerò il secondo…
dopo anni rientro dove altri hanno lasciato tracce di letture, é cosi' vivo malgrado il tempo, non é un libro é la mia mala carne fatto verbo…ora sono più umile la mia mala carne fatto dolore da esorcizzare. con le parole