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ma la carne , questo bambolotto levigato, diviene il tuo padrone. devo renderti più umile di un vecchio cane, più sottomesso di una donna islamica infibulata, più umiliato e passivo di un metalmeccanico italiano, più serena e sfruttata di una operaia del triveneto ridente, più stupido di un camionista statunitense repubblicano, più istericamente represso di tuo padre, il medio-cetaceo. umile come la carta con cui assorbo la sborra dalla mia cappella.
per questo vai picchiato. e per parole consimili a queste: ” se sei tanto intelligente perchè non cerchi di fare soldi? perchè non sei ricco?”
sorrido. perchè l’ossessione dell’ossessione altrui per il denaro non divenga la mia, non mi contagi.