non so perché questo accada, e proprio a noi. eppure è così.
ed io che credevo stesse a villa Sofia, dico a Gianfranco, è il padre di Giovi che me l’aveva detto, per telefono fra gli insulti, ma non c’era da fidarsi , lo sapevo.
No, ripete, è scappato da villa Margherita, mi ha chiesto di avvertire A.F. che stava andando da lui, ma la vecchia checca non ce lo vuole a casa sua, ha già avuto i suoi problemi con Maurizio, quando ha bruciato le macchine, ma questa è un’altra storia.
il fatto è che A. se l’è messo dentro a Maurizio perché etero e pinnuluni, ci ha il trip di tutte le vecchie finocchie: mettersi in casa un dobberman su due zampe sperando che l’inculi prima di farli fuori, o nel mentre. storie di vecchie finocchie che coltivano i loro assassini.
Maurizio non è etero, mi fa Gianfranco, è solo malato. Vabbè etero o malato non è lo stesso?
no, è proprio fradicio , nè uomini nè donne gode solo con le travestite. che schifo.
Gianfranco non le può proprio vedere ste conniventi del sistema eterocentrico. forse ha ragione. adesso Maurizio è in qualche ricovero a Milano.
comunque quella cosanùtele di A.F. – fanne un’altra e ti sputtano, tanto per gradire – non gli ha aperto. ora non si sa più dov’è . forse dormirà sotto la pioggia al parco della Favorita. Giovi ha chiesto per l’ennesima volta a Gianfranco il numero del mostro di Modena, dal castello di Guiglie è scappato già due volte non so cosa ci vada a fare, quale perturbante malia lì lo attragga, fra plagiati cortigiani e gobbi servi di Frankestein, ma questa è un’altra storia ed il mostro di Guiglie verrà sputtanato a suo tempo. forse è lui che gli ha messo qualcosa nelle tazze di camomilla che alle tre del mattino gli portava sbattendolo giù dal letto. Il mostro di Modena è pericoloso, per via dei pentacoli e dei blasoni e degli alberi genealogici con cui trama il suo inferno.
Poco fa, mi chiama Nico da Barcellona, c’è aria triste, dice, ha prenotato prima che il mondo anche lì impazzisse. e poi voleva provare. Per fortuna che non sono andato, tutte checche impazzite peggio delle italiane da barzelletta con tanto di olè nei locali fashion a verso loro. Male per te che sei partito con un assistente sociale , ridacchio: niente parchi niente posteggi, niente cessi pubblici , niente locali leader niente saune. solo omosessualità certificata dal marchio D&G , anche made in China. ma poi mi dice che ha sentito Giovi , ora è al dipartimento di igiene mentale, l’hanno beccato in stato confusionale per strada , si è preso troppi trip a Bologna sto cretino, è fottuto.
Giovi i tuoi colori equinoziali ti aspettano sulla tela. mi chiedo se tornerai al loro richiamo . Lo dicevi anche tu : non ci si può tagliare un orecchio ogni giorno. malgrado questo male originario, essenziale come il cielo sgomento all’aurora perché ignora che noi tramiamo nel buio la luce. stilla sangue e doni dalle mani , piovono come miracoli. l’opera è in te . noi siamo strumenti . tramiamo nel buio la luce.
non so perché questo accada, e proprio a noi.
forse perché da sempre abbiamo accolto il martirio, perché qualcosa di meraviglioso sta seguendo il suo corso. e questo accade solo perché io lo racconto. altirmenti resterebbe sepolto nell’oscurità .