ascolto il respirare di quest’uomo,
notti magnacce e senza fine sanguiniamo. e mi accartoccio in un lenzuolo: questo fra poco, ma ora:
troppa la luce del giorno, ciò acceca. quanti riflessi chiari nei risvolti del lenzuolo, la finestra di questa stanza aperta e vedo. laggiù il vasto mare: in un cartellone pubblicitario. il lenzuolo azzurrissimo attende in onde bluastre e molli: il mio sudario, ma ora:
ascolto il respirare di quest’uomo nel letto. è poco più che un ragazzo visto nel sonno, non si è voltato a dirmi sei tornato, ma so che ha gli occhi aperti contro il muro.
Mauro non devi più uscire la notte. lui non mi vuole chiamare Malacarne, usa un nome anch’esso di seconda mano, usato e senza senso. ma ora:
domani parte per V. in Sud Tirolo, gli è finita la licenza, torna fra gli alpini, sul cappello sul cappello, vieni con me , dice, c’è una lunga penna nera.
a fare cip e ciop sugli alberi? chiedo,
sei uno stronzo. a noi serve da bandiera.
credo abbia ragione , ma ora:
se non vieni con con me parto in missione.
la notte ha bisogno di me , dovrei dire, ma questo lui non può ascoltarlo, sono parole di sogno , o lo fai o non lo fai un sogno, non puoi spiegarlo. contiuo a scrivere per finire la notte. la mia missione è più esigente.
io tramo continuamente la notte penelope urgente per allungare il giorno, perché all’alba sia il sole e ancora e ancora. a volte, se drogato, credo che se non veglio la notte intera – vivo l’oscurità – infine il giorno non risorgerà neppure.
la troppa luce acceca , vieni con me – mi dice, a noi serve da bandiera, sopra i rami , un giorno mi sarebbe bastata una parola , dimmi solo una parola ed io sarà PERDUTO
queste parole: vieni con me , ed io avrei lasciato tutto forse, fulminato sulla via ,
caduto in estasi per troppa luce, ma ora:
cos’è questo abisso morbido? forse che non posso in vero amarla, troppa luce, solo averne nostalgia, ma ora:
so che lo abbraccerò nel sonno, fra lenzuola tiepide azzurre, questo fra poco, posso concederti persino questo,
ma domani.
abbiamo le stesse iniziali, fratello, mi ha detto, e rideva come un bambino di questa stupida coincidenza.
stringo gli occhi, cristo, quanta luce. brucia.