Roma – Palermo,&nbsp…

Roma – Palermo, i soliti figli di nessuno, torniamo a casa in licenza, i pezzi dell’azzurrina in tasca, senza quella non ti rimborsano il biglietto, non hai cabina nè posto prenotato, perché la licenza te la firmano all’ultimo minuto, e così st’azzurrina all’ufficio posta e viaggi del maresciallo R.  .

Per fortuna sei in borghese, ti sbrachi per terra, chè siamo sotto le feste, tutto pieno di emigranti vecchi e poveri e pacchi e valigie come non le vedi più neanche nei film e dici: porcoddio siamo nel 2001! E invece.

 C’è un puzzo insopportabile, l’abitudine cancella e sfuma,  dopo un ‘ora non lo senti più ma se ti soffi il naso è tutto nero, è tutto nero, e non senti più le gambe, e fumi davanti i cessi allagati, cali il finestrino e respiri aria fredda invernale, per fortuna che non sei in divisa, pensi, altrimenti quando crolli dopo tre-quattro-cinque  ore in piedi, cinque ore un minuto 50 secondi , 52 secondi  , 53 secondi, il tempo passa  in fretta, 54 secondi , quando crolli dopo cinque ore e due minuti un secondo sopra le valige, rovini come le mura delle città gloriose, rovini come le più ambiziose cattedrali su altipiani irlandesi, ma neanche pensare a questo aiuta, non mi aiuta più ciò che ho vissuto visto e ciò che so, perché voglio solo spegnermi disteso, otto ore tre minuti sette secondi,  dieci ore e venti stai per arrivare , hai passato lo stretto su navi da crocifissione dove i treni si spezzano le ossa e sei stato davvero tu a dire: che bel cielo stanotte sul ponte del traghetto? o è solo un residuo romantico?

 eppure: dicono qui debbano fare un lungo ponte sulle acque e tu ridi. perché il lungo ponte sulle acque serve a un cazzo se poi per fare 200 km da messina a palermo ci vogliono cinque ore cinque a quaranta all’ora come sui cinquantini quando impenni e controvento,

e controvento,  allora meglio ascoltarsi musci da distruzione in  cuffia se ce l’hai una radiocuffia o uolkmen come dicevano una volta , ero bambino , e allora meglio sentire che devi sparire da lì che non sei lì che non sei mai stato: alla stazione di palermo scendi come un randagio e pensi di essere a casa solo per consolarti. invece :

ti svegli e quell’incubo è nella tua branda , devi fare il cubo, il sergente di giornata urla SVEGLIA! è finita adesso la  notte prima di partire in licenza: sono le sette del mattino del venerdì, 36h + 4gg lic br. , si scrive così sui fogli,  e devi sbrigarti per l’adunata, e aspettare l’ora in cui ti daranno l’azzurrina e la licenza firmata per partire a casa.

36H +3 gg lic. br.  

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Commenti

  • coniglione  Il aprile 24, 2004 alle 12:27 PM

    ormai sono uscito dal giro dei blog alternativi

  • anonimo  Il aprile 24, 2004 alle 6:59 PM

    Un saluto da Napoli,
    Luciano

  • regulus21  Il aprile 25, 2004 alle 12:50 am

    Bello, bellissimo. Grazie… di cuore.

  • chbk  Il aprile 25, 2004 alle 12:13 PM

    mi sentivo sul treno. quante volte ho fatto questi viaggi interminabili. col puzzo. la gente ovunque. e i cessi impraticabili.

  • malacarne  Il aprile 25, 2004 alle 1:35 PM

    coniglio hai fatto bene , esci dal tunnel;)

  • centrifrugale  Il aprile 25, 2004 alle 10:34 PM

    straordinario. Come scrivi, e tutte quelle prese d’aria che danno respiro alle lettere, e le sfumature, i dettagli mai banali.. straordinario

  • LucaPazzo  Il aprile 25, 2004 alle 11:20 PM

    Mi piace tantissimo come scrivi, complimenti.

  • lefty333boy  Il aprile 25, 2004 alle 11:30 PM

    ciao mr number one …Seocdno una riccrea dlel’Unrvsetiià di Carbmdgie, l’oidrne dlele lertete all’iternno di una praloa non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può legegre l’inetra fasre sneza poblremi. Cio è doutvo al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma teine in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime._________ Icnrebidile he?

  • neuronipalpitanti  Il aprile 25, 2004 alle 11:31 PM

    scusa ma non ho capito poi come siamo rimasti con la faccenda dell’e-book collettivo.

  • inconsapevole  Il aprile 26, 2004 alle 1:50 am

    anche in pieno volo riesco a leggerti..

  • wilDBoy  Il aprile 26, 2004 alle 2:12 am

    Che dirti… Almeno da voi i treni ci sono… Il viaggio si può fare… prima o poi si arriva… Io non ho manco una stazioncina, uno scalo, niente. Non si può nemmeno partire…

  • malacarne  Il aprile 26, 2004 alle 8:30 am

    ops neuroni;) scusa ma me l’ero proprio scordato, in realtà mi sono disaffezionato al coso o forse ci ho un blocco eheheh… (non credo ai blocchi, in realtà ci ho casini infiniti – luglio non è lontano – sto arraggiandomi con varie cose che mi assorbono totalmente, e a malapena riesco ad entrare in splinder e rispondere (mi sono ridotto a postare i miei commenti, tipo questo post, tanto per…)

  • malacarne  Il aprile 27, 2004 alle 11:52 am

    wildboy, almeno quando andrai via , non potrai più tornare, non ci sono accessi, magari fosse così palermo, almeno non sarei tornato mai più ogni volta che viene nostalgia (ma è poi nostalgia? o un altro male. il masochismo di vedere come è la città mentre non ci sono , cosa fanno gli altri, dove sono a che punto del giorno o della notte). reg, grazie a te e agli altri che mi avete fatto esorcizzare questo altro pezzo di passato , il peggio dei viaggi, non devo tenere dentro niente : è una terapia (magari sparirà anche la “malattia”;) quando avrò vuotato il sacco).

  • regulus21  Il aprile 27, 2004 alle 12:02 PM

    Vedrai che anche la malattia è un’invenzione del tuo ludico-onirico-immaginifico cervello.Anche questi frutti si raccolgono.

  • malacarne  Il aprile 28, 2004 alle 6:58 am

    speriamo…

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