0. due travestiti sudati alzano le braccia al cielo e – nella loro danse macabre – si apre l’inferno nell’incavo delle loro ascelle (sciacalli e arabi).
1. così che navighiamo nella valle fluida di cielo. nuvole e onde sonore, troppo sole dentro – bruciamo di clorofilla (tutto questo è solo un problema di NORMALITA’).
2. tutte le grandi parole confinano col silenzio.
(sarebbe meno deleterio disquisire sulle qualità strutturali del collo-piede di Totti o della sua salivazione, in fin dei conti, mi si dice, anch’ IO (?) sono normale).
3. il disastro comincia ora:
scusa – una domanda- IO chi?
4. Palermo, ieri notte. arriviamo come un vento di tramonto davanti le porte del Gorky – non so se si chiami ancora così, la parola riveste una cosa che sfugge o amebica ingloba.
5. fatti come ruote di carretto siciliano . apro bocca sputo al cielo la mia normalità : mi sento UGUALE.
6. essere normale è così facile quando in vena ti scorre chimica e assenza (più la seconda). in fondo bisogna essere tolleranti con la prostituzione mentale: questo ci rende assolutamente normali.
7. immagino sia il ricordo di un’assenza valutata troppe volte come ineluttabile – quella volta h* perso un treno non per PROPRIO volere e l’unica persona che () attendeva alla stazione di destinazione , è andata via , pensando che semplicemente AVESS* DIMENTICATO.
d’ora in poi nessuno sarà lì ad aspettarCi: ma infondo ciò che viene mi conviene. ciò che si dà mi si confà .
e bisogna immaginare sisifo felice.
8. e l’attesa comincia quando non c’è più nulla d’attendere. ecco il disastro.
(Blanc chaud , ce désastre metamorphose)
9. poi comincia la solita musica da discoteca gay terzomondista, un po’ di eh-lamico-ciarlibraun e carnascialate vintage , urla spicherate trasgressive siate trasgressive come una checca che infila quindicenne la vestaglia rosa a fiori di mamma sfilata all’armadio mentre lei va a fare la spesa. siate assolutamente VOI STESSI COME UN REALITI SCIò siate come siete fingendo di non indossare una maschera.
10. le sfilate di tre cugine di campagna vestite come britney spears o jennifer lopez (excuse-me is it true what they say about boys that come home alone friday afther friday?) ginsetti pagliettati sfrangiati aderentissimi- guaina su gambette anoressiche , cappello sulle ventitrè, nastri pagliefieno sono i colori del Brazil olè aò. camicia sagomata con scritta glitterata RICH, poi borsetta finto-cavalli presa nuova di seconda mano al guardaroba di sorella maggiore
11. (poi si è saputa la verità : l’aveva comprata al mercato – in un banchetto di scampoli e usato) -non è un amore? chiede lei-lui sorridendo felice di essere vistosa , la sciantosa con un’idea di Sè.
– sì, rispondo, è proprio l’amore questo (roba di mercatino dell’usato, tutto frusto liso usurato – di seconda mano, e poi segretamente faceva i pompini con ingoio allo zio cinquantenne, quando aveva dieci anni, mentre la mamma era a fare la spesa, fu allora che cominciò a mettere la vestaglia a fiori)
12. poi il pescivendolo del borgo che si arrampicava sugli alberi nel parco della favorita e che faceva i “fermi” a quindici anni ai froci al mare a barcarello, con tanto di coltellino-temperino, i suoi denti guasti sgomentano.
dopo aver tanto rapinato le froce e smarchettato un bel giorno decide che “parrucca è bello” e così ora s’annaca su tacchi a spillo stivalati riccia come lattuga di mare imparruccata- voglia di strage, truccata come un 24 pollici- voglia di strage- felice di esserci sorride coi denti marci, alita calcutta- mi saluta come fossi NORMALE – altri a giro sorridono – e Qualcuno – lo sento- ha VOGLIA DI UN PORCODDIO DI STRAGE CHE STERILIZZI FINALMENTE IL PIANETA- (se solo tu venissi tribunale invisibile, a giudicare questi morti) saluto mentre la musica b-side di qualche singolo house di dieci -venti anni fa scaricato da internet viene infilato dal dj nel lettore, le froce godono e si sentono trendissime – e Qualcuno (Io?) vorrebbe solo essere NORMALE COME LORO (mento, in realtà mi diverte lo zoo- sono molto più cattivo di così).
13. lo spicher annuncia lo sciò, Greg e Cilì che fanno un po’ di mimica pseudosadomaso, lui pare il trans de “lo sguardo dell’altro” che forse è un film di bigas luna, io MI SENTO ASSOLUTAMENTE NORMALE- ho bevuto abbastanza, un po’ di droga am-morbidisce – Mauro mi guarda sorride e dice ha bisogno d’aria scappiamo cazzo è ci è pure la malata terminale che si trucca sempre uguale vedo scheletri ballare come nel video dei chemicolbroders , il fatto è che è finito tutto l’effetto dell’armamentario psicotropo del divertimento ed ora vedo con sguardo VIVO.
14. io ed il mio alter-nego FUORI assolutamente Anormali- e sono nel dehors (ode a Foucault) a respirare l’aria buona di benzene e catalizzato, meglio direttamente essere risolutamente Sbagliato- voglia di strage- io non sono normale . io non sono normale- mauro mette le mani una dietro l’altra pollice ed indice a pistola e con la mitraglietta virtuale elimina il problema alla radice: essere gay a palermo è una malattia – dice- essere gay nel sud del mondo è una malattia. ed ogni volta che metti un tacco tu autorizzi la strage.
15. per fortuna c’è l’aids.
16. nel fuori è la notte, il silenzio, l’approssimazione infinita all’indicibile e poi di nuovo l’altra Notte inconciliabile.
17. Io sono l’alterità assoluta e ciò che non puoi assimilare.
17.0 EGLI è l’alterità assoluta non concettualizzabile: io è l’altra notte.
Commenti
eccoti.. mmazza che telepatya.
scriverei qualcosa d’intelligente ma tutta la notte ho vomitato sul mondo e adesso il mondo vomita su di me.
sono felice di vederti.
un abbraccio..
tiè..
hai ripreso la parola… la vita a volte grida vendetta contro la vita.
_____APHRODISIA ______
____KAIROS______
il piacere dei disfatti corpi
nel momento che
usano se stessi e le loro maschere.
ehi ehi ehi. sto ascoltando la danse macabre da un pò. mi piace da m o r i r e. ora credo che mi produrrò in atti di efferato atuoerotismo. non prima di averti sbaciucchiato (colando formaldeide) per essere tornato. mh che vuoi sono un sentimentale. cominciavi a mancarmi.
accendo la tivù brodaglia di programmi scemi per sentirmi senza cervello e non pensare. nonpensarenonpensarenonpensare.
strudusu e manciacore, che fai, torni e non passi a salutare?
15. per fortuna c’è l’aids.
sei già risparito? qui da me piove sempre ed il bianco caldo non arriva…
fratuzzo… 🙂
meno male che sei tornato. di blog intelligenti ce n’è davvero pochi… di blog intelligenti e letti ce n’è uno, credo.
non so se sia intelligente (non aspira all’intelligenza nè all’intelletto), almeno questo diario è vero, mira a dare un riflesso della notte (dell’altra notte). per leggerlo occorrerebbe essere nel fuori, dove esistono rapporti neutri, dove si è pronti a pronunciare il lazare veni foras che farà parlare la Parola che non dice, che aspira alle regioni dove il silenzio è la potenza della voce. non credo di essere stato ancora letto 😉
ciao soror;)
amara, il bianco caldo puoi averlo anche tu, basta entrare nel template e cambiare il bgcolor, aggiornare il template e cominciare a scrivere, vedrai che i bianco caldo metamorphose (blanc-hot;)
Si, brutto il down-post-chimica. Tutto ha un sapore come di merda. L’illusione è magia finchè non scopri il trucco.