bonus track
parlami della notte e non fermarti,
c’era una volta l’ orco cattivo
fuori dalla tua stanza
e vuole farti
male
Accanto a me il tipo sogghigna in web cam a qualche altro come lui dall’altra parte del pianeta, ed io mi sento cosi’ inadeguato a questo posto, senza i miei fratelli, sto parlando a chi non mi somiglia, sebbene in nome di
eppure senza qualcuno come
fuori di qui , dietro place Fontainas, su rue de la Gouttiere, so che trovero’ le mie stanze, marchette marocchine per lo più’
non voglio piu’ uscirne fuori , e’ questo il vero, qui io sto bene, a questo vuoto sono uso, le distanze e le attese, nella notte gelida o amica,
nella notte gelida o amica, le attese e le distanze,
juan carlos, faccia atzeca, "non avevo il coraggio di seguirti", mi dice, poi lui la succhia ma e’ attivo e anzi bisessuale e anzi non gli piace lo fa solo perche’ gli ho detto che s’il suce pas, puo’ andarsene e che se vuole una capra non ha che da scegliere fra qualche milione di belgi
andiamo a casa mia, non smette di parlare, e’ cosi’ nera la stanza, malgrado dalla finestra che ho schermato con carta entri la luce falba di un lampione aggrappato alla facciata,
ho cambiato studio, ora ho tre finestre ed una vasca da bagno; prima una doccia e molti topi;
quiero diser una cosa, las palabras , las palabras son feas, las palabras son bonitas, tengo ambre di palabras
quiero ablar contigo de la noche
sette notti
tutto questo e’ solo l’eco di una parola irraggiungibile,
vorrei non smettere mai di ascoltare e mai di dire, infondo se non cesso di parlare e’ perche’ sogno solo e sempre di potere pronunciare quella parola proibita
e allora nella notte che e’ gia’ un mattino del settimo giorno lui comincia a valanga: che il suo nome vero non e’ Juan Carlos e che non e’ sudamericano del Venezuela ma non so più se dell’Ecuador o Colombia, ed io penso che in tutto il pianeta i bisessuali hanno la stessa fobia paranoica che io mi faccia una cosa tipo 8/9 ore di aereo e vada in giro per _diciamo_ l’Uruguay in cerca di sua moglie sposata a 19anni-lei sedici, mi pare , e dei suoi 14 fratelli per il puro piacere di comunicargli che il loro figlio/fratello/marito me la ciuccia.
poi che la prima volta lo ha fatto per soldi , non per piacere, proprio di fronte agli uffici dove rilasciano i passaporti, si batte nella sua citta’ sudamericana dal nome vago. ora vive con un travestito ecuadoriano ed un marchettaro brazileiro vicino la gare du nord, e le due figlie di uno dei due. e non sa se andare via in italia o chissa’, che siamo tutti uguali e ne ho visti come lui e come me , nessun posto ti vuole
e l’anima e’ un luogo lontano e ovunque la verita’ e’ che sei dentro la tua fottuta stanza d’infanzia e’ c’e’ un orco cattivo che vuole assaporarti , e tu tremi perche’ sai ti fara’ male, ma infondo lo attendi e un po’ ne rallegri, e godi…