camminerai sopra le acque
est deus in nobis
Anversa, NaviGaytion
fluttua, la barca esce dal porto di Anversa, fa un giro sul Kanaalwee, poi rientra; danziamo sopra le acque torbide del canale e non sappiamo il fine,
di questo breve viaggio.
una generazione dolce e gabbana, occhi esorbitati schermati da occhiali gucci, sfila sopra il ponte della nave e ignora di non essere viva che per miraggio. quando la nave parte e quando rientra la gente grida, per annunciare la gioia di cominciare, grida che non vuole finire
che non vuole
finire.
Vim mi chiede d’un fiato: vieni stasera al Red’n Blu facciamo afther al Roots, poi andiamo a Bruxelles, alle 11 andiamo a riposarci in sauna poi c’e’ La Demence, ma non prima delle tre, perche’ senno’ c’e’ cosi’ tanta gente che piove sudore dal tetto e poi andiamo a fare l’afther a
dico si’ a tutto
si’
sorrido, sono in onda.
ma questa danza e’ macabra.
Sono vestito da marinaio, D. da pirata, in questo gioco fra circus e circuit , questa danza e’ macabra, respiro la brezza eppure, in superficie, questo freddo mi consola:
questo e’ il primo giorno del resto della mia vita.
guardo dietro di noi la scia schiumosa richiudersi ed annunciare il mistero glorioso:
le acque si quetano ed e’ come
NON FOSSIMO MAI STATI LI’
nessuna traccia del nostro passaggio;
scendiamo a terra, glisso fra la ressa, sotto un castelletto ancora un palco ed altri fantasmi ballano.
quando l’estasi scema vedo i corpi decomporsi alla luce.
mi accosto alla banchina, su di una panca un altro me seduto, guarda un orizzonte troppo vicino
questo e’ il primo giorno del resto della mia vita,
passiamo a casa di Vim a cambiarci, sniffiamo coca, dimentichiamo di fare la doccia, ma tanto questi corpi sono un accessorio per lo chanel platinum,
per scale e segrete mi trovo a traversare sale di luci e camere oscure, al Black hole, (come ci sono finito?) un tipo mi dice hello come e’ finita poi con quella cosa
ed io non ricordo
chi sia lui di che parli e soprattutto
se la luce fioca al fondo di questa tana sia l’uscita o un altro tranello
un fuoco fatuo.
poi mi fa capire che si tratta di un cliente, che era quello che voleva una cosa a tre con piscio e scudiscio,
gli dico ah certo richiamami subito-dopo-il weekend, diciamo martedi’
sa gia’ quanto chiedo per quello che vuole.
una lunula elettrica sugli alberi di questo vascello fantasma
che importa se i venti cessano, questa barca non ha vele da spiegare, niente da spiegare
eppure
fluttua.
Commenti
malacarnuzzo, ci voleva un tuo post per risollevare un ferragosto piovoso, che è pur sempre il primo giorno del resto della nstra vita 😉
kligsoror anche qui piove, a palermo il ferragosto lo fai in campagna , uno “schiticchio con carne arrostita e cacocciuli arrustuti (carciofi alla brace) mIIINKIA i carciofi alla brace.;;CHE PITITTU… IL MIO BLOG PER UN CARCIOFO ALLA BRACE, e invece, sono qui come uno scemo all’internet accanto alla sauna, non lavoro oggi ma non cio’ cheffare, mi sa che vado a farmi il bagno in piscina, magari chiudo gli occhi e sotto la luce nevrotica degli spot posso sognare di essere a mondello, chissa’ se mi riesce, vasamu li manu, magari ripasso più tardi…
io di palermo mi ricordo”u’pani cu a meusa”..la mattina presto..
a kiss…sensual writer;-)..
venerdì, novembre 28, 2003
tutto questo delirio è perchè il tempo ci uccida inavvertito?
perchè passi come le conserve, scada.
si apre un miracolo di tramonti mentre apro le tue natiche.
c’è un kundalini da cartone animato prigioniero.
bisogna liberarlo.
sono un guerriero .
siamo.
abissi segreti nel doppiofondo del delirio.
Postato da: malacarne a 14:39
ciao orsa, il 28 nov 2003 non ho postato niente,ho controllato, per caso e’ uno delle centinaia di cose che ho spammato in giro per blog altrui?ero proprio un blograto (drogato dal blog), o se preferisci I was a sex addicted (mai inglisc’s veri uel nau)
che palle scordo che la / va messa prima…
ciao mala..l’ho trovato sul silverstud*_*
aho non ci crederai ma mi sono emozionata a leggerti su carta.
il migliore.perche’ sei te.
*orsa
io sono ancora blograta non so se sto meglio o peggio che con le pere..hahah
a tutto c’è rimedio. tranne che a malacarne.
e se magari mi dici che siamo tutti guerrieri un giorno, dico un giorno, ti crederò anche io.
un giorno in cui avrò storie da raccontare oblique come funghi e se non saranno vere, non importa.
il guaio è, mio bel malacarne, che sono vivo per miraggio pure io.
anche senza D&G o Dior.
senza contare che… dopo l’immaginarsi malacarne vestito da donna ora mi tocca anche immaginarlo vestito da marinaio.
hmmm e a me i marinai piacciono.
speriamo in sogni ardenti stanotte.
sarebbero sollievo dalla noia.
sono contenta che tu abbia nostalgia di casa.
torna presto, st’italia aspetta a tté. baci, anto
anto, zombie, ci sono giorni in cui non vedo ne’ sento una parola in italiano,e allora mi prende nostalgia davvero, e vengo sul blog, magari scopro un commento lasciato da blogger con cui da anni c’e’ uno scambio emozionale e, a costo di sembrar patetico…un po’ a casa mi ci sento, nel senso che per tutto il tempo in cui sono in linea e’ come se non avessi mai lasciato la mia stanzetta…forse e’ vero, non usciro’ mai piu’ da certe stanze, ma alla fine chissa’, non e’ un male.
Anto, il 10 settembre sono di nuovo in sicilia , eppure devo dirti che non ho ancora voglia di restarci, forse posso amare l’italia solo da qui, nella distanza, senza questa lontananza non posso sentirne il fascino. un abbraccio.orsa, sai che ancora non ho letto gli altri? avevo una copia ma mi sono addormentato sull’aereo, e quando mi sono svegliato ero a colonia, sono sceso sdall’aereo e solo allora mi sono ricordato che l’avevo lasciato nella tasca del sedile dove ci sono le riviste ed il sacchettino del vomito, succedezombie magari puoi immaginarmi con berretto da marinaio e trucco da donna tipo publicita’ di gaultier…ora vado, buona notte e sogni ardenti dunque;)
eh lo so, mio piccolo malacarne, eccome se lo so.
dalla stanzetta in cima alla mia bianca torre guardo il mondo attraverso i miei mille disperati specchi.
e il tuo specchio è uno dei più belli. sebbene sia uno dei più sporchi.
credo sia per questo sia uno dei miei preferiti.
un (consueto) abbraccio estivo. L
inconsapevole, qui a bxl l’estate e’ gia’ finita, o non e’ mai iniziata, malgrado oggi un sole eretico splenda
senti, scusa se mi permetto: after, non afther…
questi pensieri,caro Malacarne, cessano appena metti piede a Punta Raisi, ti guardi intorno e vedi che nonostante ci sia il sole e una bella spiaggia, il resto del mondo ha più pesci di questo stagno putrido. Ricordalo.
vibuzza lo so, ci si vede il 10 grazie anonimo per la correzzione, quando cio’ tempo provvedo
mala,prima che vai un bacio.
miiiiii..quando ho letto colonia ho avuto paura che fossi diventato un papa boy..;-))
Mala, non so se il 10 sono qui,ne dobbiamo parlare.
miii malacarne frater, mai provato i carciofi alla brace 😉
anyway, passiamo alle cose serie: la raccolta dei diari “erotici” che vede anche cose tue è una cosa che grida vendetta al cospetto di dio o di quel tuo tribunale invisibile.
estrapolare dal contesto non è mai corretto, per cui popolo! mica scherzo, insorgiamo contro l’ingiustizia. malacarne pubblicato, lesa maestà .
poi vedi tu se la cosa ti è di qualche vantaggio. in tal caso torno nel mio dorato silenzio…
:-*
Ho appena finito di leggere tutto quanto il tuo blog…
Mi son detto “prima di commentare, lo voglio leggere dall’inizio alla fine”
Poi adesso scopro che non ho proprio niente da dire visto che ogni parola sarebbe inutile…
Un saluto…
stamattina mi sono svegliato porno.
forse la voglia, forse la solitudine. forse, clamorosamente, entrambe.
impossibile soddisfarmi perciò cerco effetti placebo tra scritture e latitanti video casalinghi.
finirò male, mala? forse. un giorno aprirò la porta e non tornerò a casa. chissà che non ci si veda da qualche parte per allora.
baci di caramello e cioccolata. zombi3
klingsoror, un giorno spieghero’ i motivi di sta marchetta, purtroppo non sono in grado di stare molto in internet ora, per via delle mie ferite neanche tanto metaforiche stavolta, son passato giusto per stamparmi il foglio della prenotazione virgin. nell’alto dei cieli, domani sono a palermo, chissa’ se sti carciofi arrostiti li potro’ mangiare, visto che cio’ avuto un attimo di peritonite acutissima e mi stavo crepando qui a bruxelles, che schifo.
non hai nulla da spiegare frater. vedi piuttosto di conservarti sano e salvo :-*
e alla fine son tornato, anche cosi’ e’ stato lungo questo breve viaggio, la mia valigia speravo fosse più leggera, quasi vuota invece, ha ancora bende con sangue rappreso.
ma ora lo sai che sei stato pubblicato è vero? 😉
ciao leftycino, sono in convalescenza in sicilia, finalmente potro’ riallacciare i contatti, si’ che lo so, ricordo tutti i miei clienti;)
Convalescenza?
sei insieme a biancaneve -in un libro di tema ” erotico” –hahaaahaha
lei parla di asparaggi-il tuo non lo sò–
i miei parlano di carciofi
la verdura fa bene ahahah..
kling
la VERDura fa bene, ma in questo caso parlerei di ROSSOre…
a dir il vero quel libro in cui è pubblicato il Malacarne l’ho letto e non è un granché.. inutile dire che l’unico degno di interesse è il nostro malconvalescente .