"se solo tu potessi vedere tormentare i nubifragi
ecco giunge Divina Apocalisse
e con mani cassandre annuncio invano":
quando la dottoressa congo-belga rientra non ha più tette né viso avvenente, ha invece un pizzo di barba ed è altrettanto nera ma mi ausculta come se gli facesse schifo toccare il mio corpo. Non so se perchè sono bianco o perchè sono un uomo. Mi manda a fare una radiografia, la prima versione del medico, quello tettone, aspettava evidentemente la fine del suo turno,
Hopital Caesar de Paepe
gallia est omnis divisa in partes tres quarum unam incolunt Belgae
barbari bastardi:
un tecnico calvo con occhi cerulei e assonnati mi fa stendere su un lettino di vinilpelle e mi passa un apparecchio dicendomi qualcosa in fiammingo gli dico scusa? e lui ripete infastidito in francese: trattieni il respiro.
Un attimo dopo attendo le lastre nella stanza e l’infermiere-tecnico chiacchiera con una delle pulizie, vedo una nube di fumo ma l’odore non mi arriva per via del forte disinfettante che lei passa in giro, è una sigaretta manufatta, diciamo. Appena si accorge che sono osservati mi alza la voce e dice: deve aspettare fuori in anticamenra. Lo mando affanculo fra i denti, sto coglione poteva offrire un po’ d’erba mi avrebbe sollevato, invece quando finalmente mi porta la lastra mi scorta dal medico congobelga, quello gli dà un’occhiata e sparisce, mi attendo chissà perchè di assistere ad una ulteriore trasformazione, ma non ancora.
Mi dà la sua sentenza:
Monsieur, fait-il, vous etes plein de stercus.
Quoi?
Oui- dice abbassando la voce- siete pieno di merda: e mi da un lassativo più una ricetta con due altri più potenti smerdatori.
io resto a bocca aperta: se lo dice lui.
A casa il primo lassativo è una stronzata palliativa, provo a stendermi di nuovo sul letto, il dolore persiste ma dormo un paio d’ore mi sveglio vado a comprare il secondo purgante, ma appena ingerito, esso comincia a triturarmi il ventre, vomito, il dolore è insostenibile, torno all’ospedale.
Il caronte strepita perchè sa che non ci ho l’assicurazione, io salgo lo stesso dal dottore- con intenzione di ucciderlo- ma lui è sparito, al posto suo una grassissima infermiera mi dice: mi spiace ha tre persone prima di lei deve attendere o andare altrove: io comincio a dare calci al tavolino, putain de merde, voglio qualcosa contro il dolore. porcodio lei se ne fotte e torna alle sue parole crociate, seduta dietro un vetro, per sua fortuna, ma appena riprendo a scalciare e gridare lei, per evitare lo "scandale" (queste finocchiette belghe di tutti i sessi colori ed orientamenti sessuali hanno terrore dello scandalo), mi invia un’infermiera gentile che mi fa stendere sul lettino ma il Caronte arriva mi fa: lei deve andarsene non è assicurato non ha mutuelle come pensa di pagare, je m’en fous , non me ne fotte proprio, datemi qualcosa contro il dolore, mi fate morire se non posso pagare? grido. Accanto a me altri pazienti scandalizzati, il Caronte trema nel labbro "s’il vous plait pas de scandale" me ne fotto pure dello scandale, gli dico, e allora l’infermiera fa un prelievo e mi mette una flebo contro il dolore. quando mi hanno drogato per bene riprendo a ragionare e allora arriva la terza versione del dottore congobelga (immagino siano tutti neri i dottori in questo ospedale per emulare i serial tv americani). Stavolta è una racchia scimmiesca ca un si po’ taliari,mi dice: bene i suoi valori sono sballati dovremmo ricoverarla e forse c’è da fare un intervento, ma l’amministrazione non vuole, a meno che lei mi dica come pagherà. immagino voglia una carta di credito o chessoio. io sono drogatissimo e non ho voglia di rispondere a sta scimmia. l’infermiera arriva e mi dice, ascolti vada al St Pierre, lì non le faranno problemi e la opereranno, appena si accorge che il dottore è fuori dalla portata di orecchio mi fa: mi raccomando non aspetti domani, vada appena esce da qui, chiederò alla dottoressa di mettere i risultati delle analisi in una busta per evitare di perder tempo. è così grave? potrebbe diventarlo dice, per ora la cosa che le ho dato non le farà sentir dolore ma la dottoressa rientra con cellulare all’orecchio. che ha deciso? resta (750euro al giorno)? o va via? Vado, e esco da li maledicendo il welfarstate e lo stato belga e Prodi e l’Europa-unita EuroPunita. all’ospedale St Pierre Bruxelles poubelle una dottoressa giovanissima e dolce mi palpa per benino e sorride mi manda d’urgenza a operarmi, è ormai mezzanotte è sempre mezzanotte quando getto i dadi e restano entrambi in bilico non mostrando nessuna faccia. l’anestetista mi fa: che cosa la porta fra noi? intende che cosa mi porta lì in belgio perchè spero sappia di cosa mi sta per operare il chirurgo, una donna minuta ma che da fiducia. l’anestetista dice:"Io sono quello che l’addormenterà e risveglierà". rispondo:
se solo potessi vedere
il buio che le tue mani seminano
morfeo.
e sprofondo in un sonno senza sogni […]
Commenti
ciao divino malacarne!! un saluto 🙂
ohddei, ma che situazione!
e poi? e poi?
*attendo con ansia*
vai qui.
per una pronta guarigione. 🙂
vabbè immagino che ti sei svegliato e stai bene se scrivi—
queste finocchiette belghe di tutti i sessi colori ed orientamenti sessuali hanno terrore dello scandalo__
il post è bellissimo ( vabbè di nuovo lo sai già ) mi piace molto–
spero che stai bene- io ti voglio bene
mi chiamo Lefty…
ciao mala noi cazzeggiamo sempre e poi si passa qui da te e ci si riempiono gli occhi di stelle.
dormi sereno.
come un bambino.
io ti vedo bambino.
innocente e crudele.
un bacio*
orsa
ciao mala..noi cazzeggiamo sempre e poi si passa da te e ci si riempiono gli occhi di stelle.
dormi sereno.come un bambino.
coi sogni innocenti e crudeli che hanno i bambini.
un bacio*
orsa
*e’ venuto due volte..bhe’ meglio due che niente..hahah
ciao inconsapevole, grazie assai, è bello il sisifo, non so se le dimensioni sono giuste, faccio sempre pasticci col codice e poi sto schermo è andato a puttane…e non si vede bene comunque, ho pure problemi con l’impaginazione nel senso che non posso centrare o giustificare il testo nè usare caratteri e persino per andare a capo devo scrivere il codice la stessa cosa coi corsivi, vabbè anche così si capisce che voglio direorsa hai ragione meglio venire due volte che nessunaYukino e poi ti racconto come è finita, perchè purtroppo non è finita….
no, mi piace come sta.
Caro malacarne, è ormai un anno che seguo le sue allucinazioni con attenzione.
Poco le importerà ma tra qualche mese il mio nucleo familiare si trasferisce dal “tumore sulla pianura, alla terra dei puppi che si sposano, terra più fertile di locali dove suonare che di malattie della personalità (ormai dilaganti nella nostra povera patria).
Potrà trovarmi al link qui sopra, dato che il blog “HA” ha chiuso i battenti, qualora volesse prendere una vacanza dai suoi tormenti nel Barcellonese ( previa assenza di allergie ai pitbull) e una lieve abbronzatura a coprire eventuali, sicuramente attraenti, cicatrici.
caro ex-ha fra qualche mese spero di essere nella Barcellona dove si parla catalano piuttosto che in quella dei pupi e dei puppi, non ho allergie ai pitbull (anche se sono minaci come il suo laundry control freak), se mi resteranno cicatrici farò un tatuaggio bello come il suo per coprirli – ma non mi resteranno mi han fatto semplicemente tre buchi nello stomaco)anonimo se non ti piace come sta sta foto del compare inconsapevole dimmi tu le dimensioni che devo mettere perchè io ho provato a stirarlo e restringerlo ma niente da fare.leftycino ora passo da te
ops c’era la virgola…mi scuso con l’anonimo, sono troppo distratto in questi giorni, ho bisogno di una vacanza da me stesso, ho scoperto perchè il lavoro non fa per me: è già un lavoro cercare di essere chi sono…vabbò passo sul sito della virgin il 14-09 riparto, ho prenotato il palermo-milano-orio-al-serio (odio dover passare dal tumore sulla pianura, fosse anche per pochi minuti per fare scalo) il passo oltre è il più difficile, e solo quello è nella luce
riverisco, muto.
ops, chiedo scusa io. poiché l’anonimo era il sottoscritto (virgola compresa) 🙂
Ti ci vedo benissimo a Barcellona,
che ‘sti fiamminghi esosi mi piacciono poco. Se non fosse scritto da te, sarebbe un racconto agghiacciante.
Se poi incontri un’esule nana e romanaccia in giro per le Ramblas, quella sono io.
Tanti baci, anto
ciao dio,
bello poterti mandare i commenti, sai? Bè tu ci sei abituato a salire e scendere dalla croce. Questa volta hai un supplizio ventrale come S.Teresa d’Avila che però a sognare dardi infuocati che la sventravano ebbe l’orgasmo mistico, ma sempre orgasmo di passera fu….
mizzica….cibo ecuadoregno ti ha causato il male…e io che speravo che la causa del mal di pancia fosse da attribuire ad un cazzo meticcio grosso quanto una casa che ti aveva sventrato….bè a quanto pare solo sotto le ali morfetiche riesci a metter su le parole e forse il dolore alla pancia ti aveva distolto dalla realtà …..
dio *santo* maresole, che meraviglia di post! neanche i militari che infestavano la mia regione erano capaci di battute e di “humor” così soave…
ciao klingsoror, come va?grazie per quella cosa…magari ne discutiamo, considera che il 14 parto da Palermo e tornerò dunque fantasmatico per un po’…odio gli internet point…