Paris 3/3
e quando le sirene scorrono blu verde acidissimo fra i rami fra i rami si corre e di fra la selva del Bois de Boulogne, di fra l’intrico che scheggia la carne io m’inoltro e nel mezzo del cammino perdo il fiato e sono solo credo e se mi volto non vedo che nebbia svaporata dalla madre terra per nascondermi, svaporata dalla terra matrigna per confondermi, per perdermi.
o Virgilio
la -zia dietro ci fiuta che mi allucino come un castello il rifugio della Talis, il suo micro chez-soi, una stanza con letto matrimoniale a castello preso da ikea, scarafaggi che emergono dal lavello sui piatti sporchi dal lavabo dalla vasca appena spegni la Luce appena spegni la luce diocane ti sprofondi un video dei Prodigy.
sporco come la luce di fra i rami dei lampioni e dei fari lontani ormai i fanghi mi baciano le ginocchia, fanghi finocchi, e sbocco in un sentiero e poi uno slargo e fra la nebbia scorge una sagoma e penso diocristo uno Zio, ma poi mi accorgo che quello non si muove e poi nel frattempo ho lasciato la refurtiva sotto un cespuglio e poi fanculo anche se mi schedano qui in francia nil novi sub sole, ma il cielo sublunare brilla del niente incantato delle meraviglie di chi vive
solo quelle, solo quelle,
e allora avanzo dietro di me tre fossi che ho scalato e cani ululanti chissa’ dove chissa’ dove
e gia’ a pochi passi fra la nebbia la statua si vede meglio sopra un piedistallo tipo ara di quelle che si esistono solo nei rebus e sugli Champs Elysées, o come mi scrive jC. in un sms sul cellulare -abbiamo scheda belga se ci chiamiamo finisce il credito- "R-v. a los Sciampu Elsé" che sta per "rendez-vous ai Cammpi Elisii"
Mondo-L’Oréal/Paris.
E infine la statua é mutilata, senza testa con mano virgilia indica il cielo ma io non posso andare in quella direzione e alla fine dell’infine ecco si muove
ziocane si muove, non so se sia la nebbia o un fenomeno nei miei occhi eppur si muove
e riprendo a correre che non si sa mai sia un portento di quello che la -zia inventa per catturarti e metterti dentro per sempre e farti confessare un romanzo tipo: che hai rubato la saliera del Cellini quella volta che eri a Vienna e rifacevano la facciata del Leopold Museo e c’eran tutte le impalcature e una finestra casualmente aperta e che magari la saliera l’hai venduta per niente tipo barattata per una ferrari che é finita sfracellata in un tornante tra Nizza e Marseille, ma poi che importa quel che mi importa é la Vita.
nel mondo si sale e pepe.
Poi poi sti figli di troia non si trovano agli Sciampi Elsé, penso sian entrati al Queen ma con le scarpe da tennis non mi fanno entrare, giusto per trascurare il fango sui pantaloni che manco il tassista voleva prendermi e torno nel covo della Talis mi appendo al campanello dopo averla squillata ché quella é paurosa e non apre,
e infine sul letto a castello sbuttano i due cagasotto che mi hanno abbandonato e Jc e Karim mi dicono no che non son scappati e poi che ho fatto tutto sto tempo e io ci racconto della selva oscura e della statua con scritte latine tipo cane me o diva e non so che diavoleria e che si muoveva
e loro si guardano e si ridono e dicono che non ci credono per niente alla mia storia e che li voglio prender per il culo
e io per vendicarmi-beati coloro- scrivo di loro due e di tutto il resto per qualcuno che non crederà che esistono
e quando glielo dico si incazzano
soprattutto JC, ed io me la rido e ci dico:
para mi no passa nada: estoy accostumbrato a no existir
Commenti
fratuzzo, sei lontano dagli occhi e di più da cuore. e la rivolta tra le dita? la barattiamo con un foulard di Hermes?
non mi sono armAnizzato col sistema ancora,non preoccuparti,la rivolta é nel cuore e nei fatti,tra le dita ho la polvere e l’esempio di chi la rivolta diceva di farla e poi si é spaventato o é invecchiato, fatto il mutuo e acceso il televisore, e quel che é rimasto é la minigonna,le zeppe,qualche lapide e qualche gadget del Che; ho già scelto l’esilio:mollare “tutto” e venir a far massaggi e lavorare in strada e nelle saune forse non é una rivolta, ma é ben lontano dall’ Hermès-tismo cui alludi…son lontano dal mio cuore, ma forse trovero’ un by pass altrove.
tranquillo fratuzzo, ho barattato strada per vita e mi trovo solo una bronchite, qualcosa mi dice che non ho più l’età e forse non l’ho mai avuta. certo era meglio divertirvi le serate estive con un semplicissimo “mi ricordo” – i provini in bianco/nero costano più di 30 euro, le stampe digitali qualche cent al pezzo, gli antibiotici me li regala lo stato fascista; non mi prmetto il lusso di sputarci sopra che ho ancora qualche bomba da tirare
a proposito, ce la faranno anche stavolta i fascisti a vincere le elezioni?L’italia meglio fascista che frocia se la merita questa antivigilia del buio, e mentre aspetto il mio tribunale invisibile non vedo all’orizzonte che un secondo Medioevo purtroppo:con crociate vignettistiche da un lato e donne velate e infibulate dall’altro,feudatari mediatici che fanno da nanetto-giullare alla propria corte cabarettistica, gli artisti e i dissidenti fuori dalle mura della città o esiliati in regni lontani,e servi della gleba interinali,se fosse un problema italiota soltanto, potrei sentirmi ancora bene,andare in italia sarebbe come andare in uno staterello dittatoriale sudamericano,e pazienza,ma il medioevo ha due caratteristiche:dura più di ogni altra epoca e si espande come un’eclisse sul mondo.Lo stato fascista ti da panis antibioticos et circenses, siccome io non avevo bombe da spErare, ho scelto questo esilio
VI. LA SIGNORINA RICHMOND RACCOGLIE INFORMAZIONI
SULLA CERCHIA DEI PRETENDENTI
Perchè i lavoratori della testa
non sono per la rivoluzione
domandò la signorina Richmond
perché di fronte alla rivoluzione
hanno paura che una cosa
dicono come potrebbe il fiore
in questo sistema di merda
che produce miseria
possono vivere bene
e dimenticano che dopo il fiore
è necessario e inevitabile
perché di fronte alla rivoluzione
loro si comportano
non come teste ma come pance
mettono il loro sapere
al servizio dei nostri oppressori
non sono per la rivoluzione
e dimenticano che dopo il fiore
e hanno paura della miseria
perché tanti vivono male
e non riescono a capire che
viene qualche cosa d’altro
vivono in un sistema
al servizio dei nostri oppressori
perché non vogliono essere disturbati
nella loro principale occupazione
che è quella di riempirsi la pancia
hanno paura che una cosa
domandò la signorina Richmond
questi pochi vivono bene solo
se non appunto fiorendo
vedono che soltanto pochi
mettono il loro sapere
perché tanti vivono male
fiorire in un altro mondo
hanno paura che una cosa
ne escluda per forza l’altra
vivono in un sistema
che produce miseria
e anche loro producono miseria
nella loro principale occupazione
vedono che soltanto pochi
viene qualche cosa d’altro
non come teste ma come pance
loro sono convinti che questo sistema
perché i lavoratori della testa
perché non vogliono esere disturbati
e anche loro producono miseria
e hanno paura della miseria
vedono che soltanto pochi
possono vivere bene
e non riescono a capire che
loro si comportano
in questo sistema di merda
al servizio dei nostri oppressori
non sono per la rivoluzione
viene il frutto
ne esclude per forza l’altra
che è quella di riempirsi la pancia
e non riescono a capire bene che
in questo sistema di merda
questi pochi vivono bene solo
perch´ tanti vivono male
loro sono convinti che questo sistema
loro si comportano
e hanno paura della miseria
altrettanto naturalmente
vivono in un sistema
nella loro principale occupazione
è necessario e inevitabile
e anche loro producono miseria
loro sono convinti che questo sistema
è necessario e inevitabile
dicono come potrebbe il fiore
fiorire in un altro modo
se non appunto fiorendo
che è quella di riempirsi la pancia
mettono il loro sapere
fiorire in un altro modo
perché i lavoratori della testa
altrettanto naturalmente
possono vivere bene
perché non vogliono essere disturbati
se non appunto fiorendo
e dimenticano che dopo il fiore
viene il frutto
viene qualche cosa d’altro
altrettanto naturalmente
questi pochi vivono bene solo
domandò la signorina Richmond
non come teste ma come pance
dicono come potrebbe il fiore
perché di fronte alla rivoluzione
viene il frutto
ne esclude per forza l’altra
che produce miseria
porcogiuda, c’ho messo una settimana a leggere il tuo blog, oggi l’ho letto tutto (almeno penso non mi sia scappata nemmeno una parola, nemmeno quelle celate che chiedevano solo di essere trovate). sin dalla prima parola captata per puro caso, ma qui bisogna scendere a parlare del sottile confine che divide il caso a qualcos’altro che disegna i percorsi della gente in modo talvolta senza senso, sono stato rapito da te, dalle tue parole, dai tuoi racconti come mai prima, mai sono stato così morbosamente attratto dalla lettura di qualcosa, a tratti mi sono rattristato, a tratti ho anche sorriso come solo con bukowsky mi capita di fare, sei stato (o quantomeno le tue parole) il mio compagno nel tragitto che mi portava tra le braccia di morpheo leggendo avidamente a letto prima di addormentarmi, il pensiero fisso durante il tragitto per la fabrica della conformità sociale, in cui devi guadagnarti-il-pane-perchè…, ascoltando trust dell’amoremio robert smith fino a far sanguinare lo stereo, peccato che siamo troppo lontani, lontani non “geograficamente”, lontani perchè io per te potrei essere solo “l’ennesimo-cliente-che-vuole-elemosinato-il-mio-corpo”, se solo ti avessi conosciuto fin quando eri qua avrei provato a vincere la-partita-persa-in-partenza, avrei cercato di avere ciò che sicuramente non potrei mai avere, la tua anima… ma tu vuoi stare solo, non daresti spazio a nessuno, tantomeno che a me…e allora mi accontenterei di assaporare la tua vita in una sola notte…
Paolonik
….how did we get this far apart?
we used to be so close together
how did we get this far apart?
i thought this love would last forever…
Paolonik
How each of us decides
I’ve never been sure
the part we play
the way we are
How each of us denies any other way in the world
Why each of us must choose
I’ve never understood
one special friend
one true love
Why each of us must lose everyone else in the world
However unsure
However unwise
day after day play out our lives
However confused
pretending to know to the end
But this isn’t truth this isn’t right
this isn’t love this isn’t life this isn’t real
this is a lie
How each of us believes
I’ve never really known
in heaven unseen and hell unknown
How each of us dreams to understand anything at all
Why each of us decides
I’ve never been sure
the part we take
the way we are
Why each of us denies every other way in the world
However unsure
However unwise
day after day play out our lives
However confused
pretending to know to the end
But this isn’t truth this isn’t right
this isn’t love this isn’t life this isn’t real
this is a lie
this isn’t truth this isn’t right
this isn’t love this isn’t life this isn’t real
klingsoror,
i lavoratori della testa
non vogliono nessun potere
ché tutti gli animali sono uguali
e non voglio diventare più uguali degli altri, come i porci.
e allora anche gli asini inizino a lavorare di testa,e la galline e le pecore pure, se esse accettano la loro natura pecorina perché mai i lavoratori della testa dovrebbero metterli su due zampe?E come gestire il potere che la bipedizzazione
coatta del popolo ti da?se le pecore vogliono usare la testa, e non per dare testate al pallone, si puo’ cominciare a camminare a due zampe tutti insieme,senno’, che
i lavoratori della testa coltivino fiori e frutti per il proprio giardino, se
attorno le belve feroci preferiscono la selva, perché perder tempo a decespugliare?se invece guardan oltre la siepe e il giardino gli piace, magari prendono esempio, ma i lavoratori della testa non son nati per diboscare
questo blog è magnifico. scusa, ho *dovuto* dirlo.
Malacà , un giorno ti incontrerò, non so come ma accadrà …
Paolonik
(…e questa non è una bugia…)
Paolonik
sai cosa?
mi manca la poesia. io giuro, giuro che l’avevo. la tenevo tra le mani e ci giocavo e ognitanto mi insegnava come scrivere qualcosa di bello.
ma l’ho persa, oppure da orrenda bagascia quale è, se n’è andata a farsi fottere da qualcun’altro.
oh malacarne. vorrei affondare i denti nelle natiche di un bell’uomo, oppure giocare con gli occhi col cameriere al ristorante.
tu che viaggi sempre, che cosa ci trovi nel viaggio? io vorrei scappare. come se trovare qualcosa di nuovo mi risvegliasse, mi facesse ritrovare quella puttana di poesia.
you know you turn me on
eyes so wide and legs so long
but don’t try to talk to me
I won’t listen to your lies
sophisticated smile
you seduce in such fine style
but don’t try to fool me
because I can see through your disguise
but I don’t mind
I just don’t care
I’ve got no objection
to you touching me…
you know just what to do
lick your lips
and I want you…
…And i want you…
Paolonik
vengo qui e ti figuro sempre mentre corri o cammini ,veloce .
come se per te
non ci fosse riposo.
un bacio
*orsa
fanghi funghi cannibali
mi baciano le ginocchia
stai andando verso la semplicità ormai
quindi la perfezione
quando ti invidio ora che non sono più una persona ” semplice “
quella volta a nuova york che avevamo imbroccato quel rich archi tetto -ascensore privato tutto coperto di velluto rosso e tavolino con un vaso e fiori veri dentro–
e dopo una notte intera a tirare
ha tirato fuori anche una pompa per allungare il cazzo
aveva il cockring però
che l ha tagliato proprio sulla base del pene
si vedeva la piccola goccia di sangue rifiorire sotto il missile di plexiglas
e due cagnolini di razza in piena isteria iperattivi
e rendeva tutto minaccioso
e migliaia di polaroids porno-nostro
sparse sul pavimento
mi aveva messo dentro una vasca da bagno
e rasato i capelli a zero
era hallo?? ween
il prossimo fine settimana
e il taglio era a malamodo
poi verso le 9 del mattino ha tirato fuori una lunga siringa e io dico ” what is this =?”
per la morfina , disse lui, ma alle 9 e 10 minuti , dentro il taxi dal upper east side verso la third avenue
proprio mentre passavamo sotto l arco in Columbus square
esploso il mio cuore verso la mia parte del passeggero
e con questo ti lecco tutto
zombie,
spero che un giorno essa ti ritrovi,voglio dire la poesia.
ignoro ogni cosa della poesia, santa o bagascia,temo che sia come l’amore:fugge perenne,inseguendo chi la lascia,fuggendo chi l’insegue,
in un viaggio circolare tormenta
chi la ama.
questo viaggio è l’esilio da me stesso:un giorno sentiro’ nostalgia
e mi verro’ a cercare
orsa,
ho camminato tante strade cigliate di albe
che ormai i miei passi marciano
i n s o n n i
con occhi squarci sull’incubo
che mi circonda
io sono solo uno chesisogna
allontanando
…a desire for bad-Flesh
and real blood?
i’ll watch you drown in the shower
push my Life through your open eyes…
…you must fight this sickness
Find a cure…
…I’m the cure…
…if you want…
Paolonik
Ogni volta che parigi brucia, poi sento addosso come se stessi bruciando anch’io. Perchè ultimamente nell’aria si respira l’odore acre DELL’ESISTENZA COMPRESSA. Più pietre che sogni nei cieli dei nostri giorni.
fratuzzo, che tu lavori d’anima non corri rischi, io lavoro di testa ma a ricordare dove l’ho lasciata… tale violeta parra cantava di aver lasciato il cuore in un lago, in circostanze casuali e via enumerando fino ad arrivare ad una chitarra senza corde.
semmai il giorno della tua bestemmia arriverà , non lo credo ma poni l’ipotesi, ci sarà almeno un essere che finirà di chiedersi e stupirsi allora malacarne si poserà , come un albero senza foglie ad aspettare un’altra primavera. nel frattempo posso continuare a sorridere attraverso te? 🙂
klingsoror,né alberi né foglie, io sono l’inverno,vivo spoglio;)
Polonik:you wish impossible things
liberamidalmale, lascia che bruci,in ogni caso se ne parli coi parigini quelli ti rispondono:”mais non, c’etait rien, just’une p’tite grève,quoi,ça arrive une fois par mois,pourquoi tout ce scandale?”(traduzione:minimalizzano)
————————————
ciao malacarnazza;))
Sarò masochista? si…
Magari quando ti trovi in sicilia avvisami…
Paolonik
certo, muoio dalla voglia di vederVi tutti uno ad uno…perché l’uomo é diavolo:gli dai la carne vuole anche l’anima e se gli dai l’anima vuole poi il corpo;e quando ti ha consumato come ostia ti caga come il resto:IO sono transustanziale… in ogni caso sono troppo caroho detto a Marcio,ma come,ero un cliente fisso,mi fa, si, ma ora non bisogno di battere,prova a corrompermi, c’e’ un prezzo anche per l’ostia
ecco mala allora che ne sara’ di chi da l’anima e del corpo non gliene frega niente?
il mio corpo e’ un’enorme dormitorio per virus mutanti.
allora che cazzo devo fare?
non puo’ amarmi ed io non posso non amarlo.
e bhe insomma..non riesco a spiegarmi bene.
non mi spiego piu’.
-in ogni caso sono troppo caroho detto a Marcio,ma come,ero un cliente fisso,mi fa, si, ma ora non bisogno di battere,prova a corrompermi, c’e’ un prezzo anche per l’ostia-
Beh, mettere “marcio” come termine di paragone…Da quello che ho letto lui è un piccolo borghese illuso di essere eterosessuale o quantomeno consapevole di essere gay ma di non doverlo-poterlo dimostrare perchè la sua “casta” ha bisogno di mostrare, non di essere, metterlo qui come paragone non ha senso…
-in ogni caso sono troppo caro-
Vuoldire che quando finirà la “tua inflazione” darò il dovuto, ma non per la tua carne…
a proposito, Marcio si sposa…ma di come mi ha rotto il cazzo per tutti e 4 i miseri giorni passati a Palermo scrivero’ appena ho voglia
Orsa, il dilemma corpo-anima lo abbiamo risolto da anni-lo trovi da qualche parte in uno di sti post-i:
“ho smesso di credere di avere un anima-
IO non ha anima,eppure
duole,
da qualche parte
chissà dove
-dico cosi’ per via dei diavoli-perche’ credano che io abbia ancora
qualcosa da vendere”…
(i più attenti sanno che mento-mi contraddico-mi cimento in un cimitero di statue di bronzo a cera persa-esse si’ -esse si’ l’avevano
un’anima rigida-immutabile
non questa animula blandula vagula)…anima di cristallo per porci dentro fiori
sabato, 24 maggio 2003
Quando esci i soldi dal portafogli, io immagino la foto di tua moglie, che non ho mai visto , messa dietro a quella dei tuoi figli, che ho visto.
spero non ti somiglino. Anche “dentro”, intendo.
“Marcio” , io odio le tue mani, le odierei anche se fossi meno quello che sei.
14:48, 22 marzo, 2006
a proposito, Marcio si sposa…ma di come mi ha rotto il cazzo per tutti e 4 i miseri giorni passati a Palermo scrivero’ appena ho voglia.
Questa è la prova certa di quanto sia falso ed inventato tutto ciò…
venerdì, 10 marzo 2006
para mi no passa nada: estoy accostumbrato a no existir
infatti, non esisti, sei solo la squallida ombra di un personaggio che hai inventato…
mercoledì, 15 giugno 2005
invento, mento, ricucio i frammenti , suturo ferite, tutto si tiene, tanto tutte le parole volgono al silenzio da cui nascono, e cio’ che non rammento non e’ mai accaduto, o forse in sogno, un’altra valle, in fin dei conti tutti i punti di sutura saltano e le mie stigmate piangono dalla mia mala carne…
martedì, 26 aprile 2005
so che paghero’ il mio sublime tradimento , e i nomi e le cose e gli eventi e quante vite
offerte in sacrificio per voi.
martedì, 05 aprile 2005
io non c’entro un cazzo in tutto questo e mi trovo proprio per caso in questa merda.
ovviamente mento, per civetteria coprofila
venerdì, 07 gennaio 2005
e passo allo squallore,cio’ che solo puoi vedere; e non vedi la mia gloria di essere il riflesso del mio sogno infinito.
ieri, o forse era oggi , non ricordo, mento,forse dico il vero, forse ho smarrito la via della verita’ e l’interesse per cercarla, forse e’ proprio questa la via , l’unica
tutto probabilmente tende ad essere,
QUESTA é la prova che io mento:sbarra in alto, “cerca (in questa pagina)”e digita “mento”,puoi ripetere l’operazione per tutte le pagine se hai tempo ho voglia- io sono arrivato alla seconda pagina soltanto, ora continuo…
giovedì, 11 marzo 2004
c’era una volta il malacarne. aveva nascosto un pisello sotto 24 materassi. per questo il pisello germogliò e ne è nato un albero. se non lo avesse tenuto nascosto , lo avesse mostrato a tutti, nessuno lo avrebbe guardato. gli avrebbero riso in faccia.
e poi?
e poi niente. mi ha detto solo:” nessun messaggio, io ero l’eccezione”.
Che voleva dire? chiede.
Non lo so , mento. Invece ho un segreto adesso enorme che nessuno saprà mai.
martedì, 05 agosto 2003
sono perso in un bosco per sempre . a chi posso chiedere aiuto , per uscirne, solo alla strega cattiva?
o Tu stai tracciando un percorso?
martedì, 27 maggio 2003
nei libri ci stanno tutti i nomi. alcune risposte. molte domande.
e le menzogne. Soprattutto.
” il poeta ci dà un libro da leggere,
ciò che dice è detto gratis,
ciò che tace era l’ essenziale”.
BUONGIORNO 🙂 sono la stregha cattiva
cotta bene da ieri sera
miao
strega con gh
haha
+++
buongiorno come stai?ho affittato una casa da strega cattiva a 100 metri dalla casa in cui Rimbaud fu ferito da Verlaine,mi sento assolutamente infernale e inesistente
cioé lui stava all’inizio di rue marché aux fromages ed io alla fine di
e speriamo che nessuno ti ferisce 😉
sono in coma dragetilico
haha
nemmeno io esisto oggi . a kiss
asta la vista muccaccio
che poi la chiamano rue des Pitta, per via dei ristoranti tipicamente belgi …tipo dorum e pitta con patatine fritte cozze con patatine fritte e musaka con patatine fritte…
è bella la via
con patatine fritte cozze -haha
ma pitta non è greca ?
ma è vero che sono tutti vecchi in belgio?
hasta la vista e kalispera che non mi spari nessuno anche perché a me mica me la fanno la targa, oppure ci scrivono sopra:qui giace uno che fu il sogno di se stesso e la sua squallida ombra…
si son vecchi ricchi e senza cultura, l’ideale se sei un puttano senza scrupoli;))
e devo dire che pagano bene,ehehehe, qui é dove vivo, non c’é niente dentro consigli per arredarla?accetasi assegni e mobili usati
puttano senza scrupoli 😉 mi stavo facendo ” un pisellino ”
miao
e kali = buona)
spera che non mi spari nessuno .-0
qui giace uno che fu il sogno di se stesso e la sua squallida ombra…
😀
consigli per arredarla?accetasi assegni e mobili usati–> Beh, quando l’inflazione scende e vieni in sicilia…
uhuhh! bella casa fratuzzo, ricevi solo distinti? sient’amme, fatti il POS anche per questo BLOG – chè mi scassano la minchia gli sbavanti ammiratori – esacerbatio magna – fish&chips for all
Ecco, il classico esempio di (qutocensura) che crede a tutto ciò che legge…Ammiratori? muahauahauah…
Ps: facile prendere foto da internet vero?
si’ soprattutto foto di façades classées, e la cosa più divertente é che quando dici qualcosa sostenendo di mentire, affermi la verità senza prenderti le conseguenze:con questo vile metodo ho confessato tutti i delitti passati con la certezza della assoluzione,ed ho annunziato persino i venturi con la sicurezza di non essere preso in flagranza…
kling,per il momento non ricevo nessuno, ho solo un materasso a terra una libreria il pc e le valigie, cioé più del necessario, mi consigli di censurare i commenti anonimi?
ahahahah, fratuzzo, non fraintendermi. se hai quello che ti è necessario è bene e poi lo sai tu cosa ti necessita, hai creato un blog apposta per non dirlo! anche chiudendo i commenti non mancherebbero i ti amo, ti voglio conoscere, fatti vedere, sei un poeta. se vogliono il corpo paghino il resto non è in vendita, massimo rispetto in tempi in cui mi tocca votare un rutelli qualunque per scacciare il nano – massimo rispetto! tu chiamale se vuoi, emozioni.
i ti amo, ti voglio conoscere, fatti vedere, sei un poeta ?? quanto costa ?
haha
😀
x te é gratis LEFTYCINO
rutelli chi quella che faceva figure di merda da giuli ano ferrara?uno che ha una simile cretina per moglie non puo’ essere normale
è dal 3 marzo che non inventi nulla tranne quelle foto prese da internet in cui dovrebbe abitare il tuo personaggio, cos’è, la crisi dello scrittore?
Ti lascio un salutino, ma dove sei finito??? Torna Gigolo!!! ;-))
Baci…..
Da quanto tempo. Non avevo dimenticato cosa si prova a passare di qui… ma farlo è tutt’altra cosa.
Ora passerò più spesso, spero che scriverai presto…
Ci vivo di te
anonimo, non sono uno scrittore, se proprio debbo avere delle crisi preferisco quelle personali, ma col fatto di scrivere non c’entra niente,scrivo perché vivo, in crisi o spregiudicato, io non ho ispirazioni che vengono o vanno,da aspettare o sfruttare; le cose sono molto semplici: se ho da dire qualcosa lo faccio, se non ho voglia di dire niente, o se il silenzio é più bello di quello che ho da dire, taccio: il silenzio, almeno, non sporca.
ciuri ciuri ri li me anni—Ma questa è quella tipica canzone napoletana?
shiurri shiurri..ec ect ?