La chioma labirinto della Thalis spande effluvi nei canali
Da dove cazzo hai preso sto nome? chiedo
Per caso, perché suona bene, risponde a caso, distratta e mutevole, davanti l’ennesimo Museo del sesso o tenda da circo chiede di entrare ma poi cambia avviso, scuote la testa, vuole lo spogliarello maschile, vuole un gelato, vuole il pantalone-minigonna in pelle rosso- lacca cinese e vuole un frustino per il suo cliente che chiama p’ti coeur pronunciato pedicure, vuole un tappeto rosso lungo il canale fino al Dam solo per lei, vuole che si rida della vita, vuol giocare a nascondino fra i canali, vuol giocare la Commedia della stella del cinema muto stafatta di coca , espressionistica posa e noi con macchine fotografiche usa e getta la raffiguriamo, vuole che non le chieda mai più perché la chiamano Thalis come il treno fra Parigi e Amsterdam;
abbiamo segreti di pulcinella e come polline e seme che dall’infanzia ci perseguitano e a volte, ubriachi o troppo stanchi per celare, o nella tenerezza del sesso, confessiamo.
Il suo cliente mecenate grosso e occhialuto e parlantina azzeccagarbugli la porta come una regina e lei sbarca con una borsa in vinilpelle ed un beauty-case di plastica bianco perfettamente identico ai sacchetti della spesa nei supermercati di periferia,
la estenzione dei capelli arruffatissima e rossa le si intreccia e sfilaccia in una coda approssimata e sciolta ogni dieci secondi, scarpe da tennis vecchie, camicetta arlecchina.
A Parigi è tutto un fuoco e fiamme, voglio scappare per un po’ e poi nel Bois de Boulogne ormai ci si dà per 20 di bocca 40 bocca&culo guadagnano di più i maschi- mi dice.
Poi si scusa e va in bagno ad operarsi perché in auto la sua figa tubolare si è spostata,
La Thalis nessuno voleva prestarle i soldi per viaggiare tanto era brutto come frocetto e senza culo e denutrito a volte faceva pulizie dai vicini per una scodella di riso e a Guayaquil il barrio era povero e i lavori ognuno se li faceva da sé.
Poi JC chiese ad Anna di prestarglieli e la Thalis divento’ europea.
Amsterdam 2006
Fiumi e canali di fumi
passiamo davanti l’ostello Meeting Point. comunmisterilcuorèrisorto. Con Nico alloggiammo li’ la notte i fantasmi ed i pusher bussavano alla porta di una camerata di trenta letti sovrapposti e tutti gli italiani scoppiati venuti qui con Virgin pagata da papà a fare gli alternativi scoppiati di funghi e vomitare nei cessi e non dormire che il giorno:
quando il sole sbavato fra le foschie del cielo uccide le rosse luci delle vetrine e le menzogne.
soprattutto quelle.
Cosi’ triste il resto del banchetto, le lattine stese come ponti sui canali, i rimasugli della “festa della regina” e noi siamo arrivati un giorno dopo, perché il cliente della Thalis da Parigi a Bruxelles si è smarrito tredici volte e sono arrivati talmente tardi che hanno pernottato qui.
Incrociamo la Maji che esce dal lavoro, davanti la sua vetrina siamo finiti per caso, ovvero domandando a tutte le “latine” in vetrina dove trovarla e di riflesso in riflesso finiamo all’angolo con un sex show club qualsiasi.
La festa della regina petroliera e puttaniera come venere da una conchiglia
Venus in shell,
La Maji è vestita come capita avvolta in un pastrano da uomo e con berretto e sotto tutti i capelli raccolti, cosi’ doveva apparie la notte che si travestì da cliente e accoltello’ la Loba, ma questa è un’altra storia.
E poi beviamo e la Maji mi racconta di come si sposò facendosi passare per una donna e se non fosse stato per quella troia della Loba e la faccenda del coltello nessuno se ne sarebbe accorto.
È per merito suo che hanno fatto la legge del matrimonio gay, dice la Thalis;
Mia figlia esagera dice la Maji.
La Talis ha molte madri, una è la Ana che le ha dato i soldi per viaggiare, una è la Maji che l’ha battezzata, per tacere della madre naturale che è quella che le pagò una puttana quando aveva 15 anni per correggerle il vizio: con i risultati che vedi mi dice strizzandosi le tette nel reggiseno.
E poi chiedo alla Maji, giusto per fare incazzare alla Thalis perché quel nome.
In realtà io l’avevo chiamata Talia, una cantante mexicana bellissima, con l’augurio che un giorno con le plastiche potesse diventare come lei, ma poi a Parigi le traveste le storpiarono il nome in Thalis, perché, dicono che sembra un Thalis dopo uno scontro frontale con l’eurostar, le maledette…
Commenti
Talia..
forse il suo nome profondo e'”Dalia nera “come quella che racconta James Ellroy..
ci sono mille sfumature mille singhiozzi mille graffi in cio’che dici.
la notte ti sia
mantello leggero.
*orsa
sempre un piacere leggerti.
orsuccia più che gli obitori mi affascinano le pinacoteche…
vado a leggerti
Venus in shell,
bellissimo
ma thalis è un nome greco. povera thalia
ciao leftycino,come va?
povera la mia thalia, finita in museo del sesso…pardon museo dell’erotismo, per denaro o chissà civetteria, o una missione che conosce solo lei…
Come và ? una domanda da un milione di euri. và che non sò come và quindi và benissimoooooooooooo
:-)) ma ameleht?
povera ithalia
sai cosa è aithalis
in greco?
sono gli alberi che hanno sempre i frutti , lungo l arco del ano
ever green
Aglaia (Splendour)
Euphrosyne (Mirth)
Thalia (Good Cheer).
notizie di amarilla ?
cioè le foglie
bello
la notte
mantello l e g e r o
avvolto nel sudario di foglie
sempre vive
ascolto il canto
delle dive
sito da morti di figa moscia
che vi vrnga un colpo
sparatevi
morite
faccie da cazzo
nommi femminili che finiscian in :
– CIA -GIA es : a faccia
– CA -GA es : a bocca
fan o plûral in
– CE – GE es : e facce
– CHE -GHE es : e bocche
ma vuoi iniziare a frequentare una femmina vera disposta di utero e tube di falloppio?
Fratelluzzo, sei sempre un maestro. Ti mandai qualcosa. E ti chiamai anche. a presto
Ti auguro uno splendido weekend!
Baci!
(¯`v´¯)
`â¢.¸.â¢Â´
¸.â¢Â´Â¸.â¢Â´Â¨) ¸.â¢*¨)
(¸.â¢Â´ (¸.â¢Â´ .â¢Â´Â¸Â¸.â¢Â´Â¯`⢗> carino no?? ( aha9
maresole, perché questa domanda?
soruzza, vado a leggere la posta…
lefty ti auguro un buon week beginning
malacarne tu non sei pornografico. al massimo erotico-poetico.guarda che
è un apprezzamento 🙂
nn rispondermi. tanto sono una lei:
corpo femminile e cervello maschile.
a bientot caro…
“trenta letti sovrapposti e tutti gli italiani scoppiati venuti qui con Virgin pagata da papà a fare gli alternativi scoppiati di funghi e vomitare nei cessi e non dormire che il giorno:
quando il sole sbavato fra le foschie del cielo uccide le rosse luci delle vetrine e le menzogne.
soprattutto quelle”.
MI ero dimenticata di incollarti la parte che preferisco.
a ri bientot 🙂
ciao goodnightmoon perché non dovrei risponderti? quando non lo faccio é perché non so che dire, o sono “altrove”, non perché sei una “lei” un “lui” o una qualsiasi gradazione fra i due.
“erotico” é una etichetta che mi si appiccica e temo sia stata ormai istituzionalizzata (mea maxima culpa), “poetico” non era lo scopo prefissatomi, volevo solo essere un testimone.
tutto il resto é per il fuoco…
la parte che ti piace la vado a correggere, (non perché due volte scoppiati nella stessa frase non sia chic, ma perché hai altre parole che meritano di essere salvate;))
quando ti vedo on line sono sempre felice.come se incontrassi un vecchio amico per caso.
ciao mala*
*O
quando ti vedo on line sono sempre felice.come se incontrassi un giovane
amico per caso.
un vecchio giovane amico.
per caso.
devo fare la cinica o posso astenermi fratuzz? ;-P
malacarne tu correggi? scoppiati scoppiati sta bene,,, e poi se nn ti piacciono le etichette ti chiamo malacarne e stop.
altre parti da salvare? che cazzo significa? nn ho detto che il resto è da buttare, ho copia-incollato la mia parte preferita!!!! oh malacarne!! sei permalosetto neh?
ciao e niente miao.
trenta letti sovrapposti e tutti gli italiani scoppiati venuti qui con Virgin pagata da papà a fare gli alternativi scoppiati di funghi e vomitare nei cessi e non dormire che il giorno:
lasciata intatta , come deve, ke fai prendi x il culo malacarne?
affaunculo allora. quanto sei stronzo. my god
se nn sono gradita mi tolgo supito dalle palle…
ahi ahiii moon..non si parla cosi’ a malacarne…
ahiahia insegnami tu come si dev parlare a Malacarne… orsa…
cosa mi aspetta orsa una pubblica flagellazione? o la fine poco gloriosa di uno stilita?
nulla di tutto cio’.
tu parlagli come vuoi.
va benissimo:-)
sinceramnte io mi sono sempre masturbata molto, da quando ero bambina, e mi piace trastullarmi così, gratis, come amo il sesso in generale, fisico , mentale o spirituale che sia.
masturbarsi é cosi’ triste se non hai una riserva di fantasmi erotici infiniti, io non ne avevo poi ho cominciato a collezionare clienti, e ho fatto miei i loro feticci.
klingsoror, certo che puoi fare la cinica, anche se già la tua astenzione é prova di cinismo;)
goodnightmoon, ci sono “altre parole da salvare” significa che esitono (quasi-)sinonomi, di “scoppiati”: rincoglioniti, sballati, sfondati,allucinati etc. che nei dizionari spesso non compaiono, perché non corrispondono all’uso piccolo-borghese del lessico, ma che hanno la stessa dignità delle altre parole…
tipo anonimo malacarne? dimmi sono curiosa. non si smette mai d’imparare.
giuro mi servono le tue considerazioni. mi servono per migliorare. ^^
io che ho un solo feticcio che mi si espande in mille forme..devo cominciare a preoccuparmi ?
pronunciare il suo nome all”infinito come un mantra mi fa avere un’orgasmo.senza neanche sfiorarmi.
non sempre.
ma spesso.
in effetti malacarne suona proprio bene…
#10
02:21, 14 maggio, 2006
sai cosa è aithalis
in greco?
sono gli alberi che hanno sempre i frutti , lungo l arco del ano
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