Extracomunitari : L’Arabo in me
l’afa, dentro il tram l’aria incondizionata la gente non abituata al caldo impazza, puzza,
una tipa cammina scalza sull’asfalto, l’amica le tiene le scarpe in mano mentre lei parla al cellulare
dal vetro sporco traspare il Boulevard Rogier
come su di uno schermo di un televisore mezzo sfasciato
sfilano immagini che non so leggere
o forse questa vita é un film di David Lynch
e tutti i marocchini chini ai tavoli ci vediamo inschiallah
tu kiffes le soleil?
Due nere ridono ghanesi o chissà questo sole brilla stupore di equatori lontani
chissà dove
chissà dove
ridono forte come una savana e mettono allegria
e il marocchino ventenne nato a Bruxelles, né carne né pesce né porco, in tuta adidas e maglietta puma con la sua infibulata velata al lato
comincia a dire alle due nere:
perché cazzo mi guardi?
che cazzo ridi?
Loro restano stupite, poi vogliono rispondere qualcosa, ma prima che pronuncino una parola:
"chiudi il becco Negraccia" (ferme ta geule espèce de negresse).
nessuno fiata,
poi il tipo scende dal tram e loro due a farle un gestaccio
e lui cerca di risalire, il conducente non dice nulla e aspetta solo che il tipo entri o esca dalle porte che sta tenendo aperte (multa 500 euro minacciata sui pannelli dentro il tram e bus)
alla fine un indiano che é li’ davanti le porte lo blocca e quello scende del tutto seguito dalla sua masochista.
poi l’indiano dice alle due: non siamo in africa, non vedete che nessuno parla forte, l’avete provocato, siamo stranieri dobbiamo seguire le regole del posto.
(non so se stia parlando di Agadir o di bruxelles)
fermata successiva: sale un enorme folla, un tipo con pizza in mano urta una signora, cercando di scendere, la pizza gli cade a terra
e quella resta interdetta:
che cazzo fai? gli dice il tipo,
con la gente che c’é entri con la pizza? chiede lei
e lui:
ferme ta geule
e scende seguito dalla sua muta barbapapà
SE SOLO TU VENISSI APOCALISSE
SE SOLO TU VENISSI APOCALISSE
a sterilizzare questo mondo di bestie feroci
Commenti
il potere é fascista per definizione: dai un potere a un reduce di campo di sterminio e costruirà camere a gas per i più deboli. Dai una ghigliottina ad un rivoluzionario taglierà teste sino a soffocare la rivoluzione stessa nel sangue, dai agli arabi gli stessi diritti e diventano aguzzini, dai ai gay voce e diritti e diventeranno snob e classisti e razzisti e di destra più degli altri.
Se SOLO TU VENISSI APOCALISSE a sterilizzare quest’inutile pianeta
Extra-communautaires: L’Arabe en moi
putain la chaleur, dans le tram 25 direction bordet, je sais plus, les gens pas d’abitude à la chaleur, sont comme des foux, ça pue,
une fille presque à poile bouge son cul et va nu-pieds, l’amie tiens ses chaussures dans la main pendant que l’autre parle au portable
à travers le vitre sale on voit le Boulevard Rogier raffoller des gens dans tout le sens
comme dans un écran plasma en panne
où passent des images qu’on sait pas interpreter où bien la vie est devenue l’intrigue d’un film de David Lynch
et tous les marocains autour des tables sur les terrasses crient entre potes on se voit, chao inschiallah
tu kiffes le soleil?
Deux filles du ghana où plutôt du Congo belge parlent à haute voix et rigolent tout le temps le soleil étonne comme la ligne lointain de l’Equateur
n’emporte où
là bas
là bas
trés loin d’ici
elles rigolent et s’eclatent, on dirait une lumière de savane qui sort de son visage,
un beur, marocain né à Bruxelles, arabe pour les européens et belge pour les arabe, avec sa tenue sport adidas et t-shirt puma, a son coté une fille voilée muette et transparente, jambe etroite comme s’on venait de se faire couper le clitoris
l’enfoiré commence à crier au deux filles noires:
arrète de mâter
pourquoi tu me regarde?
elle essaye de dire quelque chose, mais il la coupe:
ferme ta geule Janet Jackson
ferme ta geule espèce de negresse.
Personne ne bouge, ni dit un seul mot: tout le monde a peur des arabes a Bruxelles
quand le mec dessend du tram elles lui font un mauvais geste à travers le vitre
et il cherche à remonter sur la voiture, le conducteur ne dit pas un mot, il attend juste qu’il se deside à monter ou dessendre.
en fin un indien qui se trouve devant les portes arrete le mec avant qu’il arrive à casser la geule des deux filles. enfin dessend, suivi par la copine voilée et masochiste.
le mec indien dit aux filles: on n’est pas en afrique, vous voyez pas que personne ne parle à haute voix, vous provoquez et vous dérangez les autres.
On est étranger, il faut suivre les coutumes du lieu.
(et moi je sais plus s’il parle de Agadir ou de bruxelles)
Arrêt suivant, un monde fou, un autre marocain, pizza à la main comme un ritals quelconque, il marche sur un femme et la pizza tombe parterre, au lieu de dire, désolé dit:
bordel de merde qu’est-ce que tu fait, espèce de conne,
la femme reste choquée un istant, puis recupère son esprit:
tu bouge avec ça, avec le monde qu’il y a?
et l’autre:
ferme ta geule.
Personne dit rien, on se bien que si jamais on touche un arabe ici on va en avoir 8 sur 10 qui vient te casser la geule; parce que il n’y a pas d’égalité, il n’y a que des hiérarchies d’esclaves
homo homini lupus
L’uomo è votato all’estinzione della sua specie. Beh, muoviamoci, allora!
fratuzzu c’è un rifugio in alto ma non è nulla di metafisico o mistico, basta prendere il treno e andare sui monti che conosce Amarantide ;-), prova a chiedere. che poi il fresco fa bene alla pelle e non hai tempo per definirti ne’ gay ne’ borghese e quindi le mani non si sporcano di sangue, ne’ di inchiostro, ne’ di toner esausti degli internet point
:-*
ops,ero io kling ;-D
ciao kling-soror, forse mi farebbe bene un rifugio fra i monti, dove non c’é scontro di civiltà dove chi ieri era vittima dell’apartheid non massacra altri i neri emigrati, dove gli arabi che ieri mi facevano pena ai semafori oggi hanno nazionalità e possono ostentare con orgoglio misoginia e omofobia, dove nessun ebreo ucciderà palestinesi e camufferà di diritto divino il suo nazismo. Dove nessun tassita imborghesito si considera piccolo imprenditore e vota fascismo, dove nessun politico della sinistra manda i suoi figli in scuole private americane di lusso con vista su piazza di spagna…ma poi se il ridente borgo fra i monti comincerà a mostrare i denti e le pareti svaniranno lasciando tracce di gesso al suolo? e se fra le alpi carniche si rivelasse viva come uno zombie DOGVILLE?
Preferisco sognare che questo luogo “metafisico” di cui conosco le porte e le scale di legno antico e dilavato e i monti senza tempo e le strade senza passi e qualche interno appena lasciato, visto nelle foto di amarantide, é un rifugio incorruttibile perché solo utopico…
eh fratuzzu, il rifugio è tale se non diventa casa/famiglia e puoi vaccinarti solo se porti con te la serenità di un Buddha, altrimenti ti serve solo da balaustra di brezza (poeta docet) dalla quale spiccare il volo, altresì detto fuga.
portando nelgi occhi le immagini degli occhi che hanno osservato quei legni sbiancati dalle polveri dei millenni.
ah le basse pressioni sono fatali alle maledette donne 😉
klingsoror
su una balaustra di ribrezzo si appoggia stasera la mia mala-nconia;))
fratuzzu, come non capirti? piuttosto nel luogo che vede le tue orme stampate sulla sabbia, avrà smesso di piovere? anche acqua eh 😉
sempre io, soror-kling
quando comincia a piovere apocalissi allora piove per sempre. Ho inciampato più volte sulle mie orme, non sarei dovuto mai tornare indietro, voltarmi, pensare che Bruxelles fosse la mia nuova base…ed ora sono in una prigione da cui non so uscire
non usciro’ mai più da queste stanze?
nessun uomo è un isola (kling-Donne-soror)
se non esci la spesa posso farla io, ricordi che ti promisi la pasta con le sarde? ho pure la ricetta originale che vuole il finocchietto di cala delle Ginestre o NIENTE 😉
bagarre-Anderlecht belgique 23.5.2008Caricato da Eagle1
Arrivo sempre tardi, se arrivo, da qualche tempo.
Non so se lasciarvi quella illusione, che poi è la stessa che gioca coi miei occhi per lo stesso tempo con cui voi lasciate scorrere lo sguardo su certe immagini che lascio là da me. Questione di secondi nell’arco di una giornata a DOGVILLE, che non è una comunità OGM, ma è sempre esistita, molto peggio di com’è ora. L’agonia rende tutto più debole, anche l’odio.
Non serve che tu chiami l’Apocalisse, amico mio: è già arrivata, l’abbiamo già partorita, ci sta succhiando e non ci metterà molto a crescere ed a spazzarci via.
hai ragione, l* apocalisse e* gia* H-duta e noi siamo solo un sogno residuale, fascio di elettrici neuroni collegati ad una Matrice….