Nudo e vergine all’altare io feticcio meticciato col desiderio di morte;

 comincio a caricare casse, ho solo le scarpe da ginnastica e  una teca trasparente in mano, e dentro una strana lucertola imbalsamata,

Il tipo vuole un fantasma di caricatore nudo la schiena sgocciola dopo un quarto d’ora e il suo atelier a Porte de Clichy olezza d’olio e formaldeide e naftalina e alcool e merda.

la mia sulla tela

Le pareti chiazzate di rosso raccontano troppo  o troppo poco ?

 

 Sposto le casse piene di quadri e mostri imbalsamati lucertole con code di volpe e volpi con denti di giaguaro e pezzi anatomici di ceramica smaltata.

Il cazzo barzotto di  viagra perché il grosso porco artistoide imbalsamatore abbia una chanse di prenderla in culo ;

nel fondo del suo culo d’artista quotato

c’est de la merde bon sang, te rends pas compte, conard? 

Le foto scattano flash di me ombra nella notte le finestre schermate e la porta blindata e il capannone industriale abbandonato adattato ad atelier d’artiste;

 Il servizio fotografico me lo paghi a parte :

 

In una c’é solo un piede, nell’altra un orecchio

Mi sta vivisezionando per puzzlelarmi con altre vittime 

 

La  notte semina misteri ed io svengo di lava in vena

 vengo fluido e spesso sulla sua tela bianca

anche quest’opera é esposta

anch’ essa  gratuita e con un prezzo nascosto altissimo

 come la vita

 

 

Parigi  lungo il sedicesimo le facciate sontuose dicono amami, poi arrivo al 17 e salgo su per i cinque piani a chiocciola di legno fradicio e nella micro-stanzetta otto metri quadri col cesso alla turca sul pianerottolo da cameriera nubile vestita a lutto nei giorni di festa, guardo le case sfacciate di lusso della puttana borghese e dico

Parigi val bene una messa

e che mangino croissant

Che non sia quella del mio funerale.

en ce cas-là 

adieu, bande d’enfoiré 

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Commenti

  • anonimo  Il agosto 26, 2008 alle 12:10 am

    “Parigi val bene una messa.
    Un Requiem.”
    Per un sogno.
    E mi addormento vestita stanotte.

    Penelope.che sfila di notte.

  • malacarne  Il agosto 26, 2008 alle 11:59 am

    Pene-lope

    trama di mani
    ricuce
    il velo
    sontuoso dei giorni,
    per ordire in ghirigori
    fili di sangue
    e seme
    e luce
    e ori

    tutto é da ridire

    cielo adolescente
    amnesia della notte

    Aracne fila intera la sua vita
    perché non conosce altro che la tela
    e perché non ne tiene memoria

    (

  • regulus21  Il agosto 26, 2008 alle 1:05 PM

    Malaca’, ti sei ingrigito. Parigi fa quest’effetto?

  • anonimo  Il agosto 27, 2008 alle 4:21 am

    la tassidermia porno non mi sarebbe mai venuta in mente…ma dove li peschi tu…Viva il viagra viva la redbull
    altrimenti dormirei tutto il giorno.
    Baci da stupidcity.

  • Gipris  Il agosto 27, 2008 alle 12:22 PM

    La cosa bella è che dalle tue esperienze personali riesci a trarre delle “poesie” così crude, autentiche, sognanti.

    Sarebbe interessante allegare qualche tua foto a questo post…

  • malacarne  Il agosto 28, 2008 alle 12:49 PM

    amico lontano

    eccomi un po’ annerito forse,
    forse sto degradando in scale di grigi
    questa vita ha un sottotitolo ora:
    GRADAZIONI DI BUIO NEL BOSCO

    forse vivo in una mezzanina
    la luce chiaroscura ad intervalli di palpiti cardiaci,
    non so se albeggia o fa notte
    é come svegliarsi da un semicoma da overdose nella luce invernale

    :sono le sei
    sulle lancette appese a un muro asettico e non sai
    se la luce che filtra dalle persiane é la luce del giorno nuovo o ancora le macerie dell’ Ieri

    ((sto Marzullando))

    infine:
    c’é sempre la stessa luce malgrado sia scesa la notte?

    ((Blanchottiando))

    mi tramero’ d’altri colori,
    forse neanche Parigi é la meta:
    {non c’é nessuna meta c’é solo il viaggio}

    non

    sono

    bene

    ovunque

    ultimamente

    (perché non sto bene con me stesso – qui faccio psicologia da cessi delle stazioni?)

    sto bene solo negli intevalli
    (dio veglia negli intervalli) –
    ((Borgesiando))

    dovrei non fermarmi mai nel mio PARTIRE
    (vorrei tanto fosse un’alba questo grigiore-vorrei tanto fosse un’alba puttana adolescente pronta a immolarsi al mondo magnaccia PER AM()RE
    fosse un’alba grigia eppure
    fosse un’alba questo grigiore
    pronta a immolarsi
    per

    invece

    eppure

  • malacarne  Il agosto 28, 2008 alle 1:06 PM

    magari qualche foto d’orecchio o di lingua imbalsamata…il tipo mi ha richiamato ma nn sono sicuro di volere andare…mi é sembrato squilibrato, nelle serie tv si dice che tutti gli omicida in serie abbiano cominciato da bambini sezionando animali…

  • malacarne  Il agosto 28, 2008 alle 1:16 PM

    santosynth, sono loro che mi pescano… cose che accadono a chi nuota in acque torbide….(soy un puto y un marinero, y bueno talvez un pescado tambien;)

  • orsarossa  Il agosto 28, 2008 alle 1:25 PM
  • orsarossa  Il agosto 28, 2008 alle 1:28 PM
  • orsarossa  Il agosto 28, 2008 alle 1:30 PM

    perchè tu ci navighi dentro le immagini.

    e vedi più di ciò che potrei dirti con la miseria delle mie parole.

    *Orsa

  • malacarne  Il agosto 28, 2008 alle 1:35 PM

    orsa fantastica come l’hai trovata?
    prendete e bevetene tutti….ehehe

  • regulus21  Il agosto 28, 2008 alle 9:29 PM

    Awwanda questo premio, che mentre lo scrivevo mi stavo a pisciare sotto dalle risate da solo! http://regulus21.splinder.com/post/18201547

  • Magent  Il agosto 29, 2008 alle 11:04 am

    Non hanno cominciato proprio tutti sezionando animali. Ma più d’uno è risultato appassionato di fotografia. Tutti quelli che non sezionavano animali, per la precisione.
    Data la struttura logica delle condizioni poste, ci deve andare o no?

  • anonimo  Il agosto 29, 2008 alle 6:28 PM

    non è puzzle: è patchwork per farsi una coperta calda per le notti gelide dell’autunno che avanza.

    conosco quelle scale a chiocciola anche di otto piani, nel retro dei palazzi, che portavano alle soffitte della servitù, celle 2 x 1, dove la ragazza colombiana sognava ancora l’Europa vista dalle Ande.

  • lefty333boy  Il settembre 4, 2008 alle 5:49 PM

    Sei Grande

  • -LittleLune-  Il settembre 4, 2008 alle 11:22 PM

    ti lascio un segno per dirti che ci sono ancora.

    sei a parigi? ci sarò presto anche io.
    dille che arrivo eh.

  • regulus21  Il settembre 6, 2008 alle 1:36 am

    Può separarci qualunque cosa, ma il solo atto di riconoscere ciò, ci avvicina.
    E’ come dire “il Nulla esiste”.

  • malacarne  Il settembre 6, 2008 alle 1:55 PM

    Magent, hai ragione, due squilibri opposti non fanno un equilibrio:) nn andai…

  • malacarne  Il settembre 6, 2008 alle 8:14 PM

    little lune, Parigi aspetta tutti, e non accoglie nessuno, é davvero splendida, la più bella città europea dopo Roma (che purtroppo ha il difetto di essere in Italia). Meravigliosa e indifferente e i suoi palazzi e i suoi ponti ad ogni istante ti dicono “je suis parisien , je n’aime rien”…parigi non ama nessuno, ama troppo se stessa per avere posto x qlc altro.
    Detto questo, se vieni in vacanza é il posto giusto;)

  • inconsapevole  Il settembre 11, 2008 alle 6:14 PM

  • inconsapevole  Il settembre 11, 2008 alle 6:17 PM

    vabé, ci rinuncio, vai qui: http://img258.imageshack.us/my.php?image=malalx6.jpg

    😉

  • malacarne  Il settembre 11, 2008 alle 11:45 PM

    grazie, il tempo donato é il più prezioso;))

  • lefty333boy  Il settembre 11, 2008 alle 11:50 PM

    things like : reading , drinking, fucking, sleeping, talking with people , comunicate or getting drugs
    do not satisfy me anymore

    πράγματα όπως: η ανάγνωση, κατανάλωση, ύπνος, που μιλά με τους ανθρώπους, επικοινωνεί ή παίρνοντας τα φάρμακα μην με ικανοποιήστε άλλο

  • malacarne  Il settembre 12, 2008 alle 12:02 am

    cosa rimane?
    al di là del misantropico scrivere?

  • lefty333boy  Il settembre 12, 2008 alle 12:05 am

    u kakkio
    fratello :/
    ho dimenticato anche il -writing- .(

  • malacarne  Il settembre 12, 2008 alle 12:14 am

    belli i tuoi nuovi messaggi- commenti bilingue… é come un corso di greco a domicilio

  • lefty333boy  Il settembre 12, 2008 alle 12:17 am

    si ti faccio un corso di lingua :))

  • lefty333boy  Il settembre 12, 2008 alle 12:22 am

    πηγαίνω πίσω στις ρίζες μου

    i am going back to my roots

  • malacarne  Il settembre 12, 2008 alle 12:39 am

    rizes é radici

  • lefty333boy  Il settembre 12, 2008 alle 12:39 am

    si :rizes é radici
    ammore mio :))

  • malacarne  Il settembre 12, 2008 alle 12:40 am

    ma si, il 2009 anch’io torno alle rizes, vado in un luogo dove non sono mai stato…

  • malacarne  Il settembre 12, 2008 alle 12:51 am

    la peggior specie di puttana: quella che non vuole che nessun altro/a lavori,

  • amarantide  Il settembre 12, 2008 alle 6:25 PM

    hai ben ragione su quella… si lavora solo nei retrobottega padronali e in cambio di favori molto speciali. della serie “il fine giustifica i mezzi”.

  • apocal  Il settembre 15, 2008 alle 6:50 PM

    Un blog di anima e carne tra tanti blog di plastica.

  • orsarossa  Il settembre 18, 2008 alle 1:11 am

    martedì, 16 settembre 2008
    la tua giornata? sintaxerror? questa può essere considerata una giornata? mi hanno infilato nel petto quella siringa gigantesca dall’ago azzurro e mi hanno prosciugato di tutto quanto, non mi capitava da un bel pò di sentirmi così, meccanico, freddo, lontano, guidavo e sulla strada non c’era nessun altro, non c’erano macchine o persone o pensieri ero semplicemente vuoto e spento, la vita sembrava una cosa davvero lontana lontana, stamattina quel tale è arrivato al bunker con un thermos nuovo di zecca , ho lasciato perdere tutte quelle idiozie da informatici di merda “cazzo, sei veramente un grosso tu”, caffè vero sul fondo del bunker, dove lasciamo la pelle, le ossa, la carne, sono stato inviato in missione speciale per salvare il mondo e ho dovuto svolgere compiti di estrema, enorme importanza, la voce del capocarceriere si staglia sul tramonto con il suo ghigno da psicopatico del cazzo, , il problema non si può risolvere, , il sistema di registrazione non può essere riattivato se non torna quello stronzo che ci lavorava un tempo, una situazione lasciata così a metà senza un foglio scritto, una legenda, un manualetto, un niente di niente, niente, ed io devo raccattare la merda con le mani e mettermela in bocca per capire da quale culo di animale è uscito fuori, giustificarmi, trovare scuse, spiegare le stesse cose e ripeterle di fronte al capo-carceriere, sapete quant’è che passo tutto questo? troppo, due anni e mezzo e tutti mi hanno scassato il cazzo con le loro stupide morali e le parole di troppo, sto morendo dentro in quel buco di merda, ci stavo morendo anche prima e me ne ero reso conto, mi sta consumando, quel posto infernale pieno di macchine e odori e divise e cessi sporchi dove non ti puoi sedere se ti stai cagando addosso, non è incredibile che uno a trent’anni deve tenersi la merda dentro perchè non può nemmeno liberarsi nel cesso senza sedersi nello schifo? il telefono poi, ora parliamo del telefono, oggi mi son saltati tutti quanti i piani, avevo le cosine più buone per un’insalata mista, carota da tritare, mozzarella, pomodori pachino, prosciutto salato tagliato a mano finissimo che si scioglieva in bocca, una tavola imbandita e un paio di candele accese, questo era il piano, poi esco fuori a telefonare, a mandare messaggi e trovo i messaggi di tre ore prima, il mondo non riesce a comunicare con me ed io non voglio comunicare con il mondo manco per il cazzo, pure il mondo m’ha stancato, s t a n c a t o, volevo solo comunicare con lei ma il segnale che aveva chiamato è arrivato soltanto alle 19.20, quando sono tornato al motel stanco e con la faccia sotto i piedi, senza nessuna speranza, maledetta sia la vodafone e la wind e la tim e la tre e blu e zero e cinquantasei e i dieci euri che ho speso oggi tutti in chiamate di lavoro, non c’è una regola, ti parlano, i mercanti di schiavi, ma non c’è una regola, come fanno a sapere se chiamo le puttane dell’199 o se davvero faccio chiamate di lavoro? e dove li prendono i soldi da darti per le telefonate fatte quando devono cambiarsi la macchina con la x3? eh? poveri vecchi figli di puttana vacca, sono nervoso e teso e incontrollabile e allucinato, ero in strada e mi sono quasi addormentato guidando, avevo ancora il rumore del bunker nel cervello, l’odore del bunker su tutto quanto il corpo, non è possibile telefonare o ricevere telefonate o mandare fax o mandarvi tutti quanti affare in culo, e i piani saltano e il tempo passa e tu vieni ammazzato un colpo per volta e intorno a te se ne accorgono solo un paio di persone e il resto, boh, bih, bah, ti parlano dei loro problemi, è un continuo organizzare problemi e risolvere e gestire problemi e cristo, venitemi a dire che con i soldi non si compra tutto, avanti, venitemi a raccontar cazzate ancora e ancora e ancora, avrei potuto comprare il culo dei miei carcerieri per regalarlo ad una banda di poveri vagabondi che non avevano nulla da mangiare, domani ci sarà un’altra giornata campale da demente, domani c’è il nostro capo-carceriere prediletto che sarà lì con noi, non si sa a che ora usciremo, non perchè c’è da lavorare, ma perchè dobbiamo restare lì con lui a guardare le farfalle volare sopra le orecchie dei daini mentre le onde dei radar ci friggono i coglioni, una generazione di malati di tumore, sterili e vigliacchi, questo diventeremo, questo resteremo per sempre, , e biancaneve fuori dalle palle, questa si che è una buona notizia, , un pò di tempo in più per noi, lontano da tutto, ma nel mezzo che cosa ci sta? domani ho un altro giorno umiliante, inutile, tremendo come gli altri, mentre recito e faccio la bambolina nel carillon, la scimmietta che esce fuori dalla scatola con il cappello in testa e la nocciolina in culo che balla e balla e si dimena e si muove aspettando che le diano la banana, la banana me l’hanno già data ed è proprio lì in bella vista, nascosta al posto della nocciolina, sono ore che non faccio altro che andare a pisciare, che succede? sono diventato un vecchietto incontinente? mi è uscito uno sfogo rosso in faccia al bunker, chissà che cazzo è, se il cibo della mensa, le piante maledette, i radar, le bestie che brucano l’erba, le bestie che mi danno lo stipendio, e intanto continuiamo a scherzare e a riderci sopra e a fare battute e a far finta che tutto vada bene e che tutto sia normale così come deve essere, ridiamo tutti insieme grassi e panciuti i colleghi, i capi-carcerieri, i mercanti di schiavi, gli schiavi, le spie aziendali, le ditte appaltatrici, continuiamo a mangiare e a ridere, milleccentoschifosi eurini e mezzo al mese per dieci anni di lavoro, e continuiamo a ridere nel frattempo, tanto non lo sanno loro

    non lo sanno che se continua così prendo un coltello e li ammazzo tutti uno per uno.

    postato da: sintaxerror alle ore 21:09

  • malacarne  Il settembre 18, 2008 alle 10:51 PM

    più efficace, più efficiente, e produttivo, un porco in una scatola sotto antibiotici…

  • donatienne  Il ottobre 5, 2008 alle 11:30 PM

    come stai fratello ?

  • apocal  Il ottobre 6, 2008 alle 3:58 am

    A wolf at the door

    Ho il lupo alla porta
    la sua ombra nera si allunga oltre
    l’ombra nera di una cattedrale
    vestita a morte
    vestita a festa

    Ho il lupo alla porta
    che bussa
    che raspa
    che annaspa

    i suoi occhi rossi
    i suoi occhi grandi
    i suoi occhi che piangono
    lacrime di sale

    Ho il lupo alla porta
    ancora per poco
    ancora per poco.

  • zombieglam  Il ottobre 27, 2008 alle 1:29 am

    eccomi qui infine.

    sull’orlo sottile di un piccolo baratro. niente di che, alla fine.

    però millenni chiuso in casa hanno lasciato il segno.
    come se mi spaventasse tutto, come se non potessi sopravvivere a niente.

    la notte è solo paura e non riesco a dormire bene.

    però ho trovato un lavoro figo figo ed ora devo trovare una casa entro due settimane o sarà il millennium bridge a farmi da tetto.

    cose strane in questa città.
    gente che guarda con cupidigia in metro e fugge senza dire nulla.
    mani bellissime che non cercano altre mani.

    una specie di danza di solitudini.

  • anonimo  Il novembre 18, 2008 alle 1:54 am

    “Mediocri, ovunque voi siate, io vi assolvo. Io vi assolvo tutti.”

    Mi torna in mente il tuo Requiem in queste notti Girovago..
    Poi mi sveglio.

    Penelope

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