la notte piena fragante di stelle, essi vaniscono raminghi in un sospiro dietro il vetro appannato dal mio fiato.
ed é fulgida la volta nera-biancastra d’astri e nuvole grigio-arance sopra Londra. sopra Londra cupissima d’apocalisse, li vedi sbiadire sul predellino tragico mentre sul bus per Stanstead io mi stringo allo zainetto, mio unico bagaglio quasi vuoto,
quasi nudo lo stringo forte al petto
la mia casa.
Leo e Cristian si rimpiccioliscono, il corpo fragile d’angelo di Cristian tremulo di freddo sotto la giacchetta di nylon adidas degli anni ottanta, come mi ricorda giorni di settembre a Colonia davanti i bar di marchette a Neumarkt ed eravamo cosi’ giovani e stupendi, ossia cosi’ stupidi e stupiti, e poi avevamo sempre ragione. Pieni di occhi lucciole ed era sempre mezzanotte e il primo abbraccio del giorno nuovo il primo minuto era per noi e sembrava Un Sempre.
Un Sempre dolce come eroina in vena, un Sempre falso che ti incatena all’effimero, e adesso solo segni putrefatti, resta la cancrena del ricordo.
il cielo sembrava promettere: ecco i primi minuti del giorno nuovo ecco é per voi ecco il tributo, il dono
e noi muti accoglienti come un cesto di vimini intrecciati di frutti e fiori come puttani caravaggeschi ridevamo indolenti al sospetto del giorno nuovo
Leo cinge le spalle di Cristian e nel saluto io vedo un ultimo commiato senza speranza alcuna senza Leo non vuole che Cristian si prostituisca, l’ha tolto dal marciapiede per metterlo nella strada, a dormire fra i cartoni, poi io ed Enea gli troviamo un lavoro in una pizzeria ma lui ci ha più soldi quando mendica, dice Leo, e Cristian dice io lo amo, anche se abbiamo fatto la fame e la vergogna la mattina la fila davanti la Caritas e la puzza antroce nelle camerate ma ora io conosco quella parola che noi marchette non siamo destinati a pronunciare ed io già non l’ignoro che non posso più salvarli da se stessi. ora io li penso fra cumuli o in un prato e se solo io potessi
quanto cielo sopportare negro e fulmini di amore
che li possa trafiggere ancora in luce estasi divina e devozione
per tanto amare