dal mio loculo templare
in rue charlot,
9 metri quadri irti di chiodi e spine
la tetra luce penetra secreta,
riflessa contro il muro di fronte,
neanche una siepe. una lastra di cemento il mio sepolcro
cupo oltre le sbarre – odore di latrine
e candeggina.
come da bocche di lupo oltre le barre atroci mostra le fauci,
la poca luce grigia la mattina
sbrana il cuore e i suoi archivi.
abbraccio tutti i fantasmi
all’infinito
se solo da questa gabbia potessi immaginare
oltre il muro
il mare
Commenti
il mare d'inverno, almeno, che porta in sè la promessa dei giochi estivi.
invece s'é pure rivelato umido questo loculo, dietro il letto e i due scaffali i muri piangono
Il mare è dentro di te. Con i suoi abissi e le sue creste bianche. Che bisogno hai di vederlo all'esterno?
Bisogna immaginare Sisifo felice.Penelope
Complimenti. Amore a prima vista. Ti ammiro e invidio come scrivi.
la poca luce grigia la mattina
sbrana il cuore e i suoi archivi.———————
fratuzzu habet una idea, sempre la stessa mailz? soror
salve soror, semper idem
se solo la gabbia potesse immaginare di quanto pulsare vi è all'interno allora si aprirebbe per lasciare spazio al domani
un saluto …da tanto tanto tempo:):) dankan
Fai qualcosa contro questa lenta agonia: o stacchi la spina (gi-ro-gi…ro…ton…dooo) o torni a fare una trasfusione di sangue vivo a questo povero diario.
Altrimenti vengo a prenderti anche se non stai più nella cella templare di rue Charlot!
OT: le lettere di controllo qui sotto formano la parola "tostix" 😀
torna..Malacarne..*
torniamo a confessare qui i nostri peccati, Padre.
Non ho mai amato, non sono mai stato felice.
Quel che mi rimane di lui e' solo una riga stanca sotto gli occhi.
zombie.
ecco il sangue arriva , tra vampiri e danze macabre….
ancora mare d'inverno…
Rileggendola quasi un anno dopo, mi commuove. E' una delle cose più belle che hai scritto.
si.
sei tu*