in vestaglia d’altri tempi, tipo seta blu cobalto, aperta sul pancione gravido e sterile
velluto
solo perché il suo cameriere é ancora in giro per casa;
poi il cliente la toglie, appena il servo svanisce dietro la porta dell’ascensore, senza salutare: non mi vede o crede di non essere visto?
fa parte del mobilio,
un elettro-domestico da dichiarare al fisco per sgravi fiscali
pagato in parte da lui e in parte dall’ ufficio nazionale del lavoro.
una genialata penso, metà dello stipendio dei “collaboratori domestici” la pagano le tasse dell’operaio di base.
i soldi come sempre li ha messi in una busta, accanto al comodino; noblesse oblige.
le sue porte dorate, la sua camera da letto, il suo telecomando che controlla tutto luci tende musica temperatura dell’ idro-massaggio accende la sauna, spegne il termosifone della saletta, accende il plasma partono immagini porno
la sua cazzo di vita dipende dalla pila d’un telecomando , penso, come un bypass
dal suo terrazzo vedo il parco del re come la principessa delle fiabe
o tu regina
regina adolescente, bevo l’intruglio che mi porge ma lui no, niente alcol solo G.
Io sono l’aperitivo, gli ho già contattato un brasiliano per l’overnight, uno che fumi Christal tutta la notte e ascolti i suoi discorsi farraginosi (ma poi ognuno chiama chiare le idee che hanno lo stesso rado di confusione che le nostre per cui l’escort al terzo giro fumoso di christal vedrà lucidamente lo stesso sogno del cliente o vedendo il parco si crederà maria antonietta e perderà la testa).
succhia un po’, quando é lucido viene subito, poi usciamo a passeggiare il suo cane, m’ha pagato due ore, le puo’ impiegare come gli pare, poi rientriamo, prendo la mia busta la controllo;
dico : il tipo stasera vuole ottocento per l’over-night. Si ferma mi scruta: ma i brasiliani chiedono 500 ! e poi la crisi sai com’é.
Si so com’é, in tempo di crisi i figli di puttana come te ti vogliono pagare una miseria, per affamarti e farti perdere potere d’acquisto mentre loro capitalizzano, ecco com’é figlio di una travestita tailandese.
Be’ allora contattane un altro, gli dico, i miei amici sono prodotti di lusso, in tempo di crisi il lusso aumenta il suo valore, e si vende di più.
Un brasiliano non lo definirei un prodotto di lusso, e in questo ha ragione conoscendo come lavorano in saldo tutto l’anno ‘sti scemi.
Se vuoi uscire dalla crisi, io ho la soluzione: pagaci di più, così possiamo comprare l’ I-phone 4S , il nuovo MAc-air, andare al ristorante gastronomico, perché io valgo, comprarmi un portafogli LV, perché io appaio, scarpe Hilfinger, Berretto Gucci, tutta la qualità del dover essere qualcuno in quanto tu vedi che so no qualcuno dalla garanzia di un marchio sul culo,
pagami di più e l’economia si rimette in marcia!
Parlane domani coi tuoi vice….
Prendo la mia busta e lo saluto.
Ti chiamo a fine settimana.
La sua crisi, é durata poco.
Commenti
Io ti adoro e adoro la tua poesia.
Ormai sono anni che ti leggo, mi piace ogni tanto venire a vedere.
😉 perché parlare se non in suo nome? se non fosse per questa “simpatia” elettiva coi pochi superstiti resterebbe solo il silenzio.