preghiamo:
vedo che giunge la divina apocalisse e con mani cassandre ecco l’annuncio
Bruxelles, IL dolore
quando il dolore inizia a lacerare, mi avvolgo nel sudario sporco della sindone dei corpi di tutti gli uomini passati e allora la tentazione della Notte mi avvelena e mi ristora. faccio un sogno in cui tutti i miei nemici vengono a vendicarsi e con mani di lame
e con mani di lame atroci e sottili mi aprono il costato. squarcio gli occhi al mondo sono le cinque sul display del mio telefonino quando lo accendo e giù; alcuni messaggi arrivano corpi che vogliono essere saziati i lupi fuori attendono con fauci di bave.
Non avrei dovuto porre l’annuncio on line, mi dico, ma poi le viscere fanno un altro giro ho voglia di gridare e non posso.
mi avvolgo ancor di più nel lenzuolo e scivolo dentro la notte, ma poi attraverso i vetri sporchi che sfondano la facciata di questa stanza entra una catastrofe di luce ed io dico di sì al mondo e mi alzo.
Vesto una tuta ed esco:indosso una faccia qualsiasi, una corona di sudore sulla fronte.
preghiamo.
Il fascino dell’ombra
Quando comincia il dolore io esito se sprofondare o risorgere, mi avvolgo nel sudario color dell’ombra mentre QUALCOSA mi FA SEGNO in lontananza.
Non uscirò mai più; da questa stanza. Eppure.
5a.m.
alle cinque del mattino il dolore mi sveglia, i nemici indietreggiano al fondo della stanza come ragni negli angoli. il disastro della luce che trafora la stanza si sta incastonando lentamente per fabbricare la fuori il giorno. avrei dovuto cedere all’incanto di scendere con occhi dritti nell’ombra. mi vesto di una t-shirt e una tuta, esco nel labirinto di sterili viuzze nell’alba tortuosa.
Conosco le stradine che rue du Chasseur portano all’Hopital Caesar de Paepe. per mostrare la mia ferita nascosta.
Mala-sanità
; al pronto "soccorso" vogliono documenti belgi altrimenti il Caronte alla porta non ti da il foglio d’ingresso e ti lascia morire sul marciapiedi sbadigliandoti un bolo di sandwich in faccia. esco la mia carta igienica rilasciata dal Comune di Bruxelles grazie a un foglio che attesta che ricevo soldi dall’italia, ma non ho la carta della cassa mutua belga. Il caronte vuole il suo obolo ma lo mando affanculo e gli dico che porcodio ho bisogno di vedere un dottore e lui, per evitare scandalo mi lascia traghettare.
matrioske
una serie di infermiere entra mi fa domande quando iniziò il dolore (io non lo posso ricordare) quale la causa, se sono assicurato, se ho la mutuelle, qui in belgio, mi scoprono il ventre le mie serpisi nascondono dentro l’ombelico, mi ridomandano se sono assicurato e dunque non possono vedere la mia ferita. Infine arriva una bella dottoressa ancheggiante con accento e faccia congobelga, mi rivolge le medesime domande del matrioskato, leggendole, stavolte, da un foglio, vous etes arrivé ici comment? est-ce vous avez une Mutuelle? Le infermiere nel frattempo sono rientrate le une dentro le altre e lei mi lascia solo sul lettino dicendo: adesso deve attendere un po’:[…]
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O_O
o che è successo?
mala come stai fratello?
alla fine te l’hanno tolto almeno questo male?
quelle matrioske sono dappertutto.
sono stata felice di vederti da me.
come sempre di poche parole.mischiate alle mie.bellissime.vorrei esserne capace.
ti lascio una carezza ,
come una sorella grande.
****
Il gioco in cui ci troviamo
Se mi dessero da scegliere, io sceglierei
questa salute di sapere che siamo molto malati,
questa felicità di trovarci tanto infelici.
Se mi dessero da scegliere, io sceglierei
quest’innocenza di non essere innocente,
questa purezza in cui mi trovo impuro.
Se mi dessero da scegliere, io sceglierei
questo amore con cui odio,
questa speranza che mangia pani disperati
E’ qui che succede, signori,
che mi gioco la morte.
Juan Gelman, Argentina 1930
peritonite! Ecco perchè mi stai simpatico. Ti fotti mezzo mondo, ti droghi come un pazzo, non mangi, non dormi, e non ti becchi nemmeno un bruscolo di batterio. Virus? Tu te li mangi a colazione! Ma poi una stronza di infiammazione….chissà poi come…e zac. malacarne diventa umano! Smette di essere dio degli inferi! azz, ma la pancia allora, fa male anche a te?
compà , prima o poi arriva per tutti il momento della prostituzione. e lo scrivere è la sua forma più dolce.
piazzare foto li’ mi fa sentire meno brutto. 🙂
cmq, sei sempre il migliore.
abbi cura di te.
ero io. 🙂
me la beccai mangiando comida ecuadoriana tipo platani fritti con salsa piccante, sandwich con “kefta” nelle paninerie notturne marocchine con salsa bernaise o samurai oppure pita greca con contorno di frites americane, insomma la cucina tipica belga (o se preferite la non-cucina della non-cultura belga).Comunque, mi spiace dovere deludere un sacco di gente: sto benissimo ora, ho solo una cicatrice in più su questa carta goegrafica della mia malacarne, gli esami di HIV-HCV-Candida-Clamidia-son tutti negativi,non ho più neanche la gastrite, solo una gravissima grafite. questo, lo so mi porterà a morte certa.
Forse mi sono espresso male: ho semplicemente scorso tutto l’archivio da Maggio del 2003 a oggi ^___^
Grazie per i complimenti riguardo al racconto (immagino la rottura di palle degli occhi e non solo con quello sfondo) e, per quanto riguarda i nomi inglesi, sono venuti sul momento, senza premeditazione… non ho molta fantasia per i nomi.
E’ peritonite quella che hai? 😦 ne so qualcosa…
(doh! non c’era prima il 6° commento!)
ho risposto prima che commentassi perchè io che è dio prevede il futuro)8D
🙂
pensa che rabbia coglierà la scassaminchia con la stessa identica gif animata (orribile) da mesi a rallegrare il blog (si, alludo…)
Che bello rileggerti:)
Pensa che quando ti ho lasciato il commento ho letto il blog in mezza giornata tutto d’un fiato e poi dopo avevo 2 occhi gonfi :DDD
Anche io sono stata operata di appendicite anzi peritonite ma ero piccina picciò:)
In gamba malacà :*
Ops sono emyxxx =_=”
ciao emy, a quanto pare sono in tanti a sottoporsi a questa specie di tortura della lettura forzata dei diari da maggio 2003 a ora.klingsoror questo mi ricorda che anch’io ci ho delle immagini che da mesi languono e per motivi tecnici non ho potuto cambiare. Ora che sto nullafacente in sicilia avrò tempo di una cosmesi blogologica. Non ho capito di quale scassaminchia parli, la sola vera scassaminchia conosciuta sul web è la Mazzucato che si copia i miei testi è mi ha costretto a mettere un “punto” allo sciacallaggio pubblicando.(“punto” in spagnolo sudamericano vuol dire marchetta). Tu sorellina hai ragione a dire che fuori dal contesto non ha molto senso leggermi, infatti i resoconti pubblicati, fuori dalla serie di giorni della mia vita, mi parunu piatusi, sembrano orfanelli con lingua straniera che uno stenta a comprendere. Anzi sono curioso di sapere se chi se li è letti senza aver prima letto qui ha capito qualcosa. poi ne parliamo meglio se vuoi, vado a mangiare…
Mica è una tortura ^^
E’ stata una lettura piacevolissima (avrei dovuto lavorare ma vabbè;) che mi ha distratto da una giornata molto pesante:)
Una volta iniziato a leggere non sono stata più in grado di fermarmi…un po’ come quando inizi un libro che ti piace troppo e devi assolutamente arrivare alla fine…ma qui la cosa bella è che fine non c’è (a meno che tu non lo voglia:)
Emy
Infatti non è una tortura… io ho letto i tuoi post tutti d’un fiato quando, un paio di mesi fa, sono entrata qui dentro per la prima volta..
Credo di poter dire che sei il mio bloggautore preferito. Anzi no..lo dico proprio: Sei il mio bloggautore preferito.
Zok
🙂 ogni commento sarebbe inutile. un bacio . Vibaa.
🙂 ogni commento sarebbe inutile
compare io ci sono, sempre. Basta chiedere alla polvere.
Hanno aperto la pancia anche a te eh? (a me l’aprirono tanto tempo fa, e ci stavo pure rimanendo secco) … beh, riguardati. E vienimi a trovare, sul mio blog
chiediallapolvere.leonardo.it/blog
ma t hanno pubblicato? E si può sapere come trovare il libro? 😉
Sottoscrivo l’ultimo commento di Emy… anche se mi sento un po’ più bischero visto che io non ho letto il tuo blog in orario lavorativo ma in pausa pranzo -___-‘.
Mi sarebbe piaciuto farti i complimenti per come scrivi, una volta finito… però mi sembrava quasi di fare un torto al contenuto.
Non posso nemmeno provare a immaginare quello che hai passato…
A presto
spero che siano tornate nel fratempo-non fare caso- sono il solito pazzo- un bel post-
fratuzzu beddu, lassa perdiri, si sii curiusu runaci la liggiuta a “scrocco” alla feltrinelli, come ho fatto io (avevo una copia del coso ma l’ho dimenticata sull’aereo). Passo da te poi Stasera scendo in viale per vedere che ne è stato,non posso battere per via dei punti di sutura freschi redSephiroth in effetti m’importa più del contenuto che della bella scrittura, qui faccio resoconti non racconti ho passato molte cose, ma alla fine, bisogna immaginare sisifo felice
una grande risata vi sepellirÃ
marà na tha
ma che bell’header.. hhihihi 🙂
ah, la voglio sapere anch’io ‘sta cosa del libro.